Non si tratta di una bufala. In questi giorni la Luna è realmente più luminosa del Sole, se osservata ai raggi gamma. La scoperta è arrivata dagli scienziati Mario Nicola Mazziotta e Francesco Loparco dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bari, in collaborazione con la NASA. Lo strumento utilizzato? Il Large Area Telescope, con cui è possibile rilevare raggi a questa lunghezza d’onda, che fa parte del telescopio astronomico Fermi.

Per comprendere la portata di questa scoperta, è necessario anzitutto capire di che tipo di raggi si tratta. I raggi gamma sono tra le radiazioni aventi frequenza più elevata, e quelli emessi dalla Luna si creano in una maniera molto singolare. L’interazione tra le radiazioni cosmiche e la superficie lunare determina una reazione che porta all’emissione di raggi gamma.  A differenza di quanto avviene per la Terra, la Luna non possiede alcun campo magnetico, pertanto non riesce a schermare le radiazioni cosmiche come invece avviene sul nostro pianeta. Questo implica che la Luna venga costantemente colpita dalle radiazioni, determinando una costante formazione di raggi gamma.

Raggi gamma: perché è importante studiarli?

Come avviene in moltissimi campi dell’astrofisica, anche i raggi gamma emessi dalla luna devono essere studiati per un motivo preciso. Infatti, se si progetta di mandare l’uomo sul nostro satellite per periodi più lunghi di quanto sia avvenuto esattamente 50 anni fa, bisognerà fronteggiare il problema costituito da questi raggi. Essi, infatti, potrebbero interferire con la normale composizione del DNA degli astronauti e determinare mutazioni dannose per il loro organismo. Secondo quanto riferito dalla NASA, si tratta di una delle sfide più dure da superare per mandare in orbita l’uomo, perché i raggi gamma, avendo alta frequenza, sono molto penetranti.

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