Skuola.net wikoUna recente ricerca di Wiko e Skuola.Net ha dimostrato che almeno 7 adolescenti su 10 utilizzano lo smartphone come strumento didattico. C’è chi lo usa a lezione, chi per i compiti, e così via. Questa tipologia di studenti mira a dispositivi con una particolare attenzione alla memoria e le funzioni.

La generazione dei nativi digitali, soprattutto la cosiddetta generazione Z, porta lo smartphone ovunque, come parte integrante di qualsiasi attività giornaliera. Per questo, tra loro, c’è chi cerca di usarlo al meglio anche durante le lezioni, come supporto ad esempio per del materiale didattico presente in rete. Anche chi non lo usa, scolasticamente e non, lo porta ugualmente con sé nel proprio zaino. Il sondaggio è stato realizzato analizzando un campione di circa 12 mila studenti tra i 10 e i 20 anni.

A volte sono gli insegnanti stessi ad affidarsi alla tecnologia durante le lezioni. Quindi, i ragazzi sono in un certo senso incoraggiati a farlo. A volte anche per una carenza di infrastrutture che dispongono già di tutti gli strumenti necessari per lezioni più complete, interattive e ben approfondite, senza il mero studio, passivo e frettoloso, di un manuale. Almeno il 20% lo utilizza e con tutti i professori.

Wiko e Skuola.net hanno rilevato che lo smartphone è parte integrante della giornata persino a scuola, per almeno 7 ragazzi su 10

La maggior parte del campione preso in considerazione da questa ricerca, ossia il 58%, riscontra dei professori pro alla tecnologia a scuola, rispetto ad altri che ne impediscono rigorosamente l’uso. Solitamente viene utilizzato soprattutto durante le scuole superiori. Altrove ci sono situazioni simili ma meno frequenti. Per quanto riguarda l’uso specifico che se ne fa, il 51% lo usa per approfondire le lezioni, come strumento di supporto, mentre il 20% per prendere appunti o organizzare il lavoro da svolgere. Il restante 19% lo utilizza per usufruire di app apposite durante esercizi e così via.

Per le scuole medie, i dati sono in aumento. Mentre, per quanto riguarda la scelta del dispositivo, sorprendentemente non si dà importanza alla marca ma a prodotti magari meno noti ma almeno recensiti bene. Per più di 4 ragazzi su 10, lo smartphone è una sorta di proiezione della propria persona, una costante delle proprie giornate, quindi non è impensabile pensare ai risultati emersi con questa ricerca di Wiko e Skuola.net. Nonostante l’allarmismo che queste notizie possono generare, in realtà quasi il 60% degli intervistati preferisce assolutamente l’interazione di persona con i propri coetanei.

La ricerca ha anche rilevato che la privacy è tra i criteri chiave per la scelta dei dispositivi tra i più giovani, tuttavia non per la maggior parte di loro. Molti sottovalutano la privacy, 1 su 4 rende visibili per tutti i propri contenuti sui social, una percentuale in crescita del 29% tra gli adolescenti nella fascia 18-20 anni. Solo il 20% di loro predilige i profili chiusi.

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