Lo spazio è fra i più interessanti misteri con cui l’uomo si sia dovuto confrontare. Da quando è riuscito a comprendere di essere solo un minuscolo tassello all’interno di un sistema infinitamente più grande, non ha più smesso di volerne sapere ancor più su quanto esistesse al di fuori del proprio piccolo mondo.

Talvolta, però, affinare queste conoscenze è stata più una necessità che una pulsione, in quanto dal cielo sembravano provenire alcune minacce alla propria incolumità. Bisognava dunque capirne l’origine, per poter avere i mezzi adatti ad affrontarle.

Tra le minacce più incombenti derivanti dallo spazio, di sicuro la caduta di un meteorite è in cima alla lista. Anche al giorno d’oggi si immagina uno scenario apocalittico, quando si pensa all’arrivo di un meteorite nella nostra atmosfera. Ma non è sempre il caso di farne una tragedia o figurarsi chissà quale danno, perché di meteoriti, in realtà, ne arrivano ogni giorno.

Asteroidi in direzione della Terra: perché non temerli

I due asteroidi osservati dalla NASA, però, sembrerebbero preoccupare per le loro dimensioni. QV89, secondo le stime, raggiungerebbe i 40 metri di diametro.

D’altra parte, in realtà, non c’è nulla da temere. Le probabilità d’impatto calcolate dalla NASA toccano appena lo 0,014%. L’asteroide – il cui passaggio dovrebbe avvenire proprio questo settembre – percorrerà una traiettoria che, nel suo punto più vicino alla Terra, sarà distante comunque oltre 56 milioni di km.

Diverso sembrerebbe il discorso per l’asteroide Apophis, ma il suo passaggio non preoccupa al momento gli scienziati, perché il suo arrivo è previsto non prima del 2036.

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