chernobyl

A causa dei molteplici disastri nucleari che per anni ed anni hanno interessato il nostro pianeta, ormai la paura è salita alle stelle soprattutto tra i cittadini che vivono nelle vicinanze delle innumerevoli centrali nucleari dislocate sull’intero pianeta. Come tutti sappiamo negli ultimi 30 anni la paura di un incidente nucleare, come successo a Chernobyl, è sempre dietro l’angolo. A distanza di 33 anni dall’incidente nucleare che ha sconvolto l’intero pianeta, infatti, i cittadini Europei e delle città  nelle vicinanze, pagano ancora le conseguenze dell’esplosione del Reattore 4. 

Nelle ultime settimane, però, una nube radioattiva sta sorvolando i cieli Europei sconvolgendo l’intera comunità Europa. A quanto pare la nube incriminata si è formata a causa di un rilascio nell’aria di Rutenio-106, isotopo del classico Rutenio standard. In pochi secondi, quindi, il timore di un Chernobyl 2 si è diffuso tra milioni di cittadini. A distanza di due anni, oltre 70 esperti del settore hanno finalmente reso noto la quasi totale sicurezza del fenomeno. 

Gli scienziati, infatti, hanno scoperto che che i valori di Rutenio-106 sono cento volte superiori a quelli rilasciati durante lo scoppio del reattore 4 di Chernobyl. Ciò, però, risulta corretto solamente se si prende in considerazione l’isotopo in questione e non l’intera composizione chimica.

Nube Tossica: ecco cosa sta succedendo

A quanto pare in una delle centrali nucleari più grandi del mondo, la fabbrica Caraibica di Majak, sono stati trovati dei valori di Rutenio-106 identici a quelli contenuti nella nube radioattiva che in questo momento sta sorvolando l’Europa. La società Rosacom, proprietaria della fabbrica nucleare, si è però difesa affermando che i valori elevati sono dovuti all’incendio di un satellite precipitato nelle vicinanze. 

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