piramide di cheope

La Grande Piramide di Cheope affascina da millenni studiosi e appassionati della storia, grazie ai suoi misteri e alla sua imponenza. Accompagnata dalle sue sorelle Micerino e Chefren, la Piramide di Cheope è ormai l’unica delle sette meraviglie del mondo visibile e ancora oggi visitabile, rendendo questa struttura ancora più unica e speciale agli occhi dell’umanità.

Per decenni, inoltre, tutte e tre le strutture sono state accompagnate da un mistero molto grande ossia le modalità di costruzione della necropoli in sé e per sé. da oggi in poi, però, a tale quesito vi sarà una risposta pervenuta grazie ad i nuovi mezzi di studio e alle nuove tecnologie.

Piramide di Cheope: ecco come fu costruita e come furono trasportati i materiali necessari alla sua realizzazione

Durante i primi scavi effettuati nelle prossimità della necropoli e della Grande Piramide, delle assi di legno furono ritrovate da degli studiosi che però non seppero affibbiare a quest’ultime un vero e proprio scopo legato alle costruzioni. per anni, quindi, non si è saputo molto in merito a questi ritrovamenti ma negli ultimi tempi grazie alle nuove tecnologie si è potuto finalmente scoprire a cosa fossero legate queste assi. Dai risultati dei test, si è scoperto che quest’ultime altro non erano che  componenti di alcune navi, presumibilmente di proprietà del Faraone Khufu.

Gli studiosi, quindi, suppongono che lo stesso regnante utilizzò la sua flotta navale per consentire agli schiavi di trasportare il materiale necessario dal punto di raccolta alla valle di Giza. A sostegno di tutto ciò, inoltre, possiamo anche aggiungere il fatto che i blocchi che compongono le piramidi siano di tipo calcareo, materiale prelevabile unicamente dall’isola di Torah che era raggiungibile esclusivamente via acqua.

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