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Quando si parla di bollo auto e della tanto millantata esenzione si rischia molte volte di incorrere in errori e incomprensioni. Bisogna quindi fare chiarezza su quanto effettivamente deliberato dalla Corte Costituzionale il 20 maggio scorso. La sentenza infatti ha garantito alle regioni l’autonomia sulla tassa di possesso, non obbligandole però ad alcun tipo di abolizione.

Appare quindi evidente che questa non avverrà mai, almeno per il momento, poiché rappresenta un importante fonte di sostentamento per le regioni. Queste sarebbero infatti obbligate ad attingere ad altre tasse, aumentando il peso fiscale sul cittadino. Vediamo quindi di fare chiarezza insieme su quanto effettivamente c’è di nuovo sul bollo auto.

Bollo auto: le regioni non aboliranno la tassa

Molti di voi che hanno amici in altre regioni italiane si saranno senz’altro accorti che la tassa di possesso di un determinato veicolo non è uguale in ogni città. Infatti già dal 6 maggio 2011 grazie alla legge 68 c’era stata una prima concessione di libertà ad ogni regione italiana. La tassa ovviamente doveva avere un valore economico inferiore a quanto imposto dal legislatore, ossia dallo Stato.

Recentemente la Corte Costituzionale ha deciso di aumentare ulteriormente il potere delle regioni, concedendogli anche la possibilità di effettuare l’esenzione del bollo auto. Oltre a questo ovviamente permane la possibilità di avere prezzi personalizzati e eventualmente operare dei tagli all’imposta.

La Corte ha quindi fornito piena autonomia sulla tassa automobilistica che tuttavia non potrà mai essere abolita. Ogni regione infatti guadagna fino a 1 milione di euro, come ad esempio la Lombardia. La somma degli introiti regionali invece arriva anche a superare i 6 milioni di euro. Qualora questi soldi venissero per qualche ragione meno, le regioni si troverebbero costrette ad aumentare altre tasse per rientrare delle perdite.

L’operazione non sarebbe quindi così conveniente come presentata. Tuttavia la possibilità che alcune regioni possano effettuare delle esenzioni personalizzate non è esclusa, ma come abbiamo capito l’abolizione possiamo anche dimenticarcela. Tra le varie regioni italiane nessuna ha al momento espresso il suo giudizio sulla nuova legge così come non si sono dette aperte alla cancellazione dell’imposta.

Chissà se in futuro, per una pura opera virtuosa una regione deciderà di esentare i propri cittadini dal pagamento del bollo auto. Al momento l’eventualità ci sembra abbastanza remota e la tassa dovremo continuare a pagarla come abbiamo sempre fatto.

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