Se per voi il caldo estivo cittadino è un supplizio come per chi scrive, non potrete fare a meno di notare che intorno a voi fioccano i consigli sull’installazione di app anti zanzare scaricabili negli store Android e iOS.
Ovvio che la stagione calda richiama le odiate mangiatrici di uomini e queste app ci sembrano l’ultima speranza perché promettono di tenere lontane le zanzare tramite il rilascio di ultrasuoni. Ma queste soluzioni sono davvero funzionanti?
La risposta è: “NO”.
Se volete proprio la prova del nove potete guardare il video prodotto dalla rivista Altroconsumo che dimostra l’inefficacia di queste applicazioni. Ma, in generale, basterebbe sperimentarlo da soli per capire che non hanno alcun potere sulle zanzare, mentre le app ad ultrasuoni disturbano piccoli roditori e pipistrelli.
Android contro le zanzare: ecco le migliori app per combatterle
Il test di Altroconsumo dimostra l’inutilità delle app nonostante alcune aziende produttrici si affidino a strategie di marketing in grado di “provarne l’efficacia”. Tali app non funzionano perché le zanzare non sono disturbate da questi ultrasuoni. Le zanzare non temono nemmeno fortemente le candele alla citronella o gli zampironi, a meno di non averceli attaccati al corpo, figuriamoci un’app sullo smartphone.
Questi insetti sono attratti dalle emissioni di anidride carbonica e dall’odore della nostra pelle, indipendentemente dal tipo di gruppo sanguigno che abbiamo. In particolare, però, vi possiamo dire che impazziscono per acido lattico, acido urico e ammoniaca, prodotte attraverso la sudorazione.
A livello cromatico sono attratte dagli abiti di colore scuro, e il rimedio più efficace è la prevenzione con spray e creme a base di Eucalipto Citrato, oppure si può ricorrere a disinfestazioni chimiche. Purtroppo, però, si è dimostrato che alle zanzare tigre basta veramente poca umidità per riprodursi.