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Tra regole e autorizzazioni il mondo dei droni si sta facendo un terreno pericoloso per gli utilizzatori occasionali. Effettivamente si tratta di oggetti complessi, in grado di causare in molti casi anche svariati danni a persone e cose. Vista la facilità di acquisto poi, entrarne in possesso è davvero semplicissimo e non richiede nessun tipo di permesso.

Per tentare di arginare l’uso improprio di questi mezzi volanti si sono studiati diversi metodi, ma oggi finalmente è uscita la soluzione definitiva. Si tratta di una vera e propria pistola chiamata DroneGun MkIII ed ha un aspetto simile ad un teaser. Con questa potremo agilmente bloccare qualsiasi drone entrerà in uno spazio non autorizzato.

Droni: ecco l’arma che ne inibisce il funzionamento

Il metodo di funzionamento del DroneGun MkIII è semplicissimo. Una volta individuato il suo target, fino ad una distanza di 500 metri, emetterà delle onde radio che saranno in grado di interrompere il flusso video e di trasmissione. L’apparecchio costruito da DroneShield sarà successivamente in grado di forzare l’atterraggio del drone.

Anche se molti pensano sia meglio la distruzione, in questo modo si avrà a disposizione un mezzo integro. Questo ci mette nella condizione di poter risalire al legittimo proprietario. Vista la particolare conformazione della “pistola” sarà possibile impugnarla con una sola mano, grazie anche al peso di soli 1.95kg. DroneGun MkIII è inoltre lungo 63 centimetri ed è dotato di certificazione IP55.

Questo dispositivo diventerà il miglior compagno delle forze dell’ordine, in particolare di quelle che operano nei pressi di eventi o aeroporti. Tra le sue funzioni secondarie c’è anche la possibilità di disturbare i segnali GPS e quindi la localizzazione del drone. Andrà quindi a sfalsare le letture del Glonass, Galileo e Beidou.

 

FONTEwired
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