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Finalmente potremmo dire addio al bollo auto, anche l’Italia come gli altri paesi europei saluta finalmente questa ingiusta tassa. In questi giorni la Corte di Cassazione ha deciso di affidare alle regioni italiane autonomia decisionale sul bollo auto. Sarà poi loro discrezione decidere di aumentarlo, diminuirlo o abolirlo.

Questa imposta rappresenta una spesa importante per tutte le famiglie italiane e proprio per questo la notizia è stata accolta con molta gioia. Gli automobilisti italiani infatti risparmieranno una cospicua somma a fine anno. La manovra è stata resa possibile dal giudice della Cassazione Luca Antonini. Lo stesso ha anche posto fine a una discussione riguardante la tassa di possesso per i veicoli più datati.

Tra le autorità a favore del provvedimento c’è anche il Ministro Luigi Di Maio, che si è detto vicino agli italiani che protestavano per l’abolizione. Questo è stato visto come un segno di cambiamento molto forte, poiché il pagamento di questi imposta frutta allo Stato svariati milioni di euro ogni anno.

Addio al bollo auto: anche in Italia finalmente saluteremo la tassa

Dopo un iniziale periodo di gioia per la notizia pervenuta, gli automobilisti si sono trovati alle prese con dubbi e preoccupazioni. L’entrata in vigore del provvedimento è infatti ancora sconosciuta e non esiste certezza che tutte le regioni decidono per l’abolizione. Essendo ormai dotate di autonomia potrebbero anche decidere di aumentare l’imposta. Fortunatamente la Cassazione ha deciso di porre alcuni limiti oltre i quali non si può andare.

Alcuni studi hanno puntato il dito contro gli aumenti con tutti in questi ultimi anni. Uno dei più significativi è senz’altro quello dell’ISTAT che ha messo a confronto l’incremento e la tassa dal 2013 al 2018. Questa sarebbe infatti aumentata di circa 200 milioni di euro ogni anno causando svariati problemi agli italiani. Appare quindi chiaro il quadro economico di questa manovra e quanto effettivamente lo Stato incassi da questa imposta. Dovremmo però attendere ulteriori sviluppi e auspicarci che ogni regione proceda all’abolizione.

 

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