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La nostra attenzione è quella che è tanto che ormai la situazione tra gli Stati Uniti e Huawei sembra essere già sparita dal radar di tutti. Detto questo però la situazione è ancora aperta e mentre il colosso cinese sta ancora cercando di capire cosa fare del proprio futuro, Apple si sente invece fiduciosa del suo. Considerato che il governo statunitense ha colpito pesantemente un’azienda simbolo della Cina era lecito pensare che al contrario il governo cinese avrebbe fatto lo stesso nei confronti dell’azienda simbolo degli Stati Uniti.

Al momento Apple produce ancora la maggior parte dei propri iPhone in Cina quindi quest’ultima sarebbe in grado di creare un danno notevole alla compagnia di Cupertino, soprattutto considerato che tra tre mesi dovrebbero essere presentati i nuovi modelli. Bloccare i poli produttivi lascerebbe in mano il niente alla compagnia statunitense, ma questo non succederà mai e Tim Cook parla apertamente dicendo di essere completamente fiducioso.

 

Apple e la vendetta cinese

Ecco le parole dell’uomo: “Al momento i cinesi non hanno affatto preso di mira Apple, e non prevedo che ciò accada, devo essere sincero, spero che ciò non accada e non prevedo che ciò accada. L’iPhone è fatto in Cina, l’iPhone è assemblato in Cina, la verità è che l’iPhone è fatto ovunque. È fatto ovunque, e quindi una tariffa su iPhone farebbe male a tutti i paesi, ma quello che sarebbe danneggiato maggiormente è la Cina. Abbiamo avuto una società in Cina per molto tempo. E così, c’è, credo, un sano livello di rispetto per entrambe le parti. E quindi non prevedo che ciò accada. Ma non sto promettendo che non lo farà, ma non lo prevedo.”

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