Spotify si sta preparando a lanciare quelli che potrebbero essere facilmente i suoi servizi più inimmaginabili e dai nomi impensabili. In particolare, sono stati annunciati: Voice Thing, Home Thing e Car Thing. Nomi così semplici da sembrare apparentemente ironici.

La società li descrive come strettamente associati a soluzioni hardware destinate a comunicare con smartphone, tablet e sistemi Internet of Things. Tutti e tre sono pensati per focalizzarsi sull’intrattenimento. Per quanto riguarda l’accessorio per auto, Spotify sta sperimentando il gadget da più di un anno e dovrebbe arrivare entro la fine del 2019. Il progetto nel suo complesso rimane un mistero sotto molti aspetti. Recenti indiscrezioni indicano che potrebbe costare circa 100 dollari e l’integrazione di Spotify è ovviamente scontata, sebbene non sia al momento chiaro se supporterà anche servizi di terze parti.

Una cosa su cui la maggior parte delle fonti sembra essere convinta è il fatto che Spotify è irremovibile nel fornire musica direttamente ai consumatori, ad esempio aggirare le piattaforme di proiezione e qualsiasi altro tipo di hub di veicoli intelligenti tra cui Android Auto, Apple CarPlay e Alexa. Si prevede che il gadget supporterà una delle ultime versioni Bluetooth, molto probabilmente la 4.2. Inoltre, userà lo standard di connettività per comunicare direttamente con i sistemi stereo del veicolo.

Spotify promuove la sostenibilità attraverso l’accessibilità

Accoppiato con quello che sembra un gadget per Smart Home e un’interfaccia vocale più robusta, basata su ciò che l’azienda ha già implementato nella sua piattaforma di punta nel corso dell’ultimo anno, sembra che Spotify sia ben posizionata per continuare a rendere le sue offerte ancora più accessibili. Ciò è ovviamente la chiave per qualsiasi ambizione. Di recente sono stati introdotti anche i podcast tra i servizi offerti da Spotify. Anche in questo caso si punta soprattutto alla sostenibilità a lungo termine.

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