facebook live

Martedì, Facebook ha annunciato che avrebbe iniziato a limitare l’utilizzo dei video live in streaming sulla piattaforma in seguito agli attacchi terroristici in Nuova Zelanda avvenuti solo pochi mesi fa.

Secondo il post sul blog, Facebook ha dichiarato che applicherà quella che viene definita una politica “one strike” su Facebook Live che metterebbe al bando gli utenti che violano gli standard della piattaformamentre utilizzano il servizio di live-streaming per un determinato periodo di tempo. Questo vale anche per i contenuti pubblicati altrove su altri siti web, non solo in streaming su Facebook Live. Se un utente dovesse pubblicare un link dannoso sul proprio profilo, come i contenuti che conducono a un sito web che inneggia al terrorismo, verrebbero banditia loro volta dalla live streaming.

L’obiettivo è ridurre al minimo il rischio di abusi

Queste nuove restrizioni si applicano anche alla politica di Dangerous Individuals and Organizations di Facebook che è stata introdotta all’inizio di questo mese e ha portato a escludere personalità di destra come Paul Nehlen, Alex Jones e Milo Yiannopoulos da Facebook e Instagram.

“Il nostro obiettivo è ridurre al minimo il rischio di abusi su Live e allo stesso tempo consentire alle persone di utilizzare Live in modo positivo ogni giorno”, ha affermato Guy Rosen, vicepresidente di Facebook in un post sul blog.

Rosen ha detto che Facebook spera di estendere queste restrizioni ad altre parti della piattaforma in futuro. Presto, gli stessi utenti che violano gli standard della community di Facebook saranno banditi dalla creazione di annunci.

 

Una decisione importante

La decisione di imporre restrizioni su Facebook Live arriva dopo che un terrorista nazionalista è entrato nelle moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, e ha trasmesso in diretta l’attacco alla piattaforma. Dopo le riprese, Facebook è stato fortemente criticato per aver permesso al singolo di trasmettere in streaming e per non aver rimosso copie del video a un ritmo abbastanza veloce.

“In seguito agli orribili attacchi terroristici in Nuova Zelanda, abbiamo esaminato che cosa possiamo fare di più per limitare i nostri servizi dall’essere utilizzati per causare danni o diffondere odio”, ha affermato Rosen.

Facebook ha anche annunciato che collaborerà con più ricercatori e università per migliorare la “tecnologia di analisi di immagini e video” della piattaforma. Rosen ha scritto che queste partnership hanno un valore di circa $ 7,5 milioni.

VIAthe verge
Articolo precedenteRecensione Fitbit Versa Lite: bello ma con qualche rinuncia
Articolo successivoLenovo, ecco il primo prototipo di notebook con schermo pieghevole