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Il 10 Marzo scorso un Boeing 737 Max è precipitato in Etiopia causando la morte di 157 persone. Le autorità competenti stanno ancora indagando sull’incidente. Lo schianto sarebbe stato causato da un’anomalia del sistema anti-stallo, denominato MCAS.

Il nuovo sistema anti-stallo era stato installato sui Boeing 737 Max 8 proprio pochi giorni prima di un altro drammatico incidente avvenuto in Indonesia. E’ emerso che la velocità dei due velivoli era troppo elevata. Oltre a ciò, l’allarme presente in cabina era stato disattivato da ben 13 mesi prima del primo incidente.

Boeing era a conoscenza del problema?

Boeing era a conoscenza da più di un anno prima dell’incidente della Lion Air che l’allarme situato nella cabina del pilota del 737 Max 8 non funzionava come avrebbe dovuto. Infatti sia le autorità di sicurezza aerea che le compagnie partner di Boeing non erano a conoscenza di tale problema.

La FAA avrebbe dichiarato l’anomalia soltanto dopo il primo incidente in Indonesia ad Ottobre 2018. Infatti fu proprio una lettura sbagliata da parte dei sensori a scaturire i problemi al software. Il sistema ha modificato il baricentro del velivolo e reso impossibile la guida al pilota.

L’allarme incriminato era stato bollato come “non indispensabile” per i velivoli commerciali da parte della compagnia americana e dal comitato di revisione della sicurezza. Dopo tali affermazioni, le azioni societarie della compagnia sono scese dell’1,58%.

La FAA critica a Boeing di essere stata troppo lenta durante i 13 mesi antecedenti all’incidente nel rivelare il problema.
Forse con un tempismo migliore, e magari si sarebbe potuto porvi rimedio prima dei disastri.

FONTEIl Messaggero
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