Postepay è sicuramente il servizio di pagamento più diffuso in Italia. Lanciata a fine 2003 e utilizzabile sia in Italia che all’estero, nonché per effettuare acquisti online sui siti di e-commerce (tant’è vero che ben il 35% delle operazioni di e-commerce in Italia è eseguito con una carta Postepay, e risulta essere anche una tra le carte prepagate più utilizzate dagli italiani per gli acquisti su Amazon), la carta Postepay viene particolarmente apprezzata per la sua semplicità d’uso, l’economicità e le sue funzionalità, da sempre migliorate e arricchite dal team di Poste Italiane per offrire ai clienti un servizio sempre più efficiente.

Negli ultimi mesi, infatti, sono state introdotte alcune funzionalità che hanno certamente migliorato l’esperienza d’uso della carta prepagata di Poste Italiane.

Postepay, le novità che hanno rivoluzionato la carta: integrazione con Google Pay e piattaforma Plus

Una delle ultime novità introdotte riguarda la possibilità, ora concessa ai possessori di Postepay Evolution (la carta con funzione di conto dotata di codice IBAN per accrediti e bonifici), di utilizzare tale carta con Google Pay. Postepay Evolution è infatti adesso abilitata ai pagamenti contactless con dispositivo Android, e per completare la transazione di un acquisto basterà semplicemente munirsi di uno smartphone Android aggiornato e di un terminale POS.

Un ulteriore aggiornamento riguarda, invece, l’app ufficiale della carta prepagata di Poste Italiane, che ha di recente implementato l’estensione Postepay Plus, un servizio che semplifica i piccoli pagamenti del quotidiano e permette, per esempio, di acquistare biglietti del trasporto pubblico e di Trenitalia. Con Postepay Plus, servizio disponibile per tutti gli utenti, è anche possibile pagare la sosta nelle aree con strisce blu e fare rifornimento nelle stazioni IP-Matic.

La carta Postepay, tuttavia, proprio perché utilizzata da milioni di italiani, è anche spesso nel mirino di hacker e truffatori. Di truffe realizzate ai danni di Postepay, infatti, ce ne sono davvero molte. Si consiglia pertanto di leggere il nostro articolo dedicato (clicca qui).

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