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Se da un lato i grandi produttori di smartphone ogni anno si impegnano per lo sviluppo di nuovi e sensazionali dispositivi pieni di novità tra specifiche e funzioni, un aspetto importante allo stesso modo è quello relativo allo sviluppo di processori di nuova generazione. Efficienza e potenza sono i due elementi fondamentali che ad ogni giro devo aumentare rispetto ai predecessori e questo passa anche attraverso al processo produttivo, alla capacità di produttore dei chip sempre più piccoli.

Quest’anno, che in realtà comprende anche gli ultimi mesi del 2018, è stato quello del processo a 7 nm come si è potuto vedere con i processori di Apple, Huawei e Qualcomm mentre Samsung è rimasta ad un deludente (va detto) 8 nm. Questo è costato proprio in termini di efficienza e potenza tanto che abbiamo visto la scelta di usare il Qualcomm Snapdragon 855 per il Galaxy Fold e non l’Exynos di ultima generazione. Nonostante questo passo mezzo falso, per l’anno prossimo la compagni sudcoreana sembra avere già raggiunto il primo traguardo.

 

Processori a 5 nm

La società sta affermando di aver completato con successo lo sviluppo del processo produttivo a 5 nm tanto che sarebbe già in grado di fornire i primi chip di prova. Allo stato attuale delle sembra che l’efficienza grazie a questo processo aumenti di ben 25% nell’unità logica; questo dato si può dividere in due con un miglioramento del 20% del consumo energetico e un 10% in più nelle prestazioni per consumo energetico.

Oltre a questo Samsung è anche al lavoro su un processo da 6 nm, ma entrambi queste tecnologie potrebbe non essere pronte per la prossima tornata di ammiraglie ovvero i Galaxy S11, o come si chiameranno. Considerando che la produzione inizierà nel 2020 possiamo aspettarci che il primo processore Exynos a 5 nm figurerà nel Galaxy Note S11.

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