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Qualche tempo fa alla compagnia cinese Meizu era venuta una nuova idea per uno smartphone il quale sarebbe stato caratterizzato dall’esasperazione di una caratteristica ovvero della resistenza all’acqua e alla polvere. In che senso? Il dispositivo si sarebbe chiamato Zero come il numero di buchi che avrebbe avuto su tutta la superficie. Niente jack per le cuffie o presa USB, niente tasti fisici o slot per le SIM, un qualcosa completamente a tenuta stagna, relativamente parlando.

L’idea era questa, ma prima di svilupparlo Meizu ha provato a sondare il terreno cercando fondi tramite del semplice crowdfunding. Tramite la nota piattaforma Indiegogo il produttore ha messo come obiettivo il raggiungimento di 100.000 dollari, non esattamente una cifra così importante giusto per sottolineare che non era tanto una disperata ricerca di fondi, ma un modo di capire se al pubblico potevab interessare.

 

Meizu Zero

Lo smartphone avrebbe funzionato grazie ad area sensibili alla pressione mentre per la ricarica esiste tranquillamente la tecnologia wireless; la SIM sarebbe stata una semplice eSim. Insomma, il termini di produzione il tutto sembra molto fattibile, ma apparentemente non sembra che ci siano abbastanza consumatori pronti a volerlo.

La campagna è stata chiusa e l’obiettivo non è stato raggiunto, neanche lontanamente. I sostenitori sono stati soltanto 29, e di questi in 24 hanno pre-ordinato il dispositivo, i quali hanno sborsato il 45% dei 100.000 richiesti decretando quindi il fallimento del progetto, per lo meno in tempi brevi e non entro gennaio come previsto. Un deterrente, probabilmente, è stato il prezzo richiesto che era di 2.999 dollari quindi non economico (i conti non tornano se fate 2.999 x 24 lo sappiamo).

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