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Al Mobile World Congress di Barcellona abbiamo visto la presentazione di qualche smartphone pieghevoli, ma di questi gli unici che vanno veramente presi in considerazione solo il Galaxy Fold e il Mate X. Rispettivamente, Samsung e Huawei hanno presentato dei dispositivi dotati di un nuovo tipo di tecnologia e nonostante siano i primi di quelli che potrebbero diventare una lunga serie i difetti non sono poi così tanti, o per lo meno ce ne se sarebbero aspettati di più. Uno a cui non si può proprio ignorare però è quello relativo al prezzo.

Tra gli altri produttori che sembrano impegnati a sviluppare qualcosa di simile troviamo Xiaomi. La compagnia cinese il mese scorso aveva pubblicato un video dove il CEO della compagnia piega il display di un dispositivo particolare che tra l’altro risulta essere molto diverso da quelli dei due colossi sopracitati. Anche se il video sembra mostrare uno smartphone completo, all’evento di Barcellona non è stato presentato niente del genere.

 

Xiaomi e i dispositivi pieghevoli

Apparentemente ai vertici della compagnia non sembrano convinti che il tempo di questi dispositivi sia già arrivato. Con un’intervista rilasciata a Venture Beat, il portavoce a livello globale del marchio ha fatto capire questa cosa. Al momento sono al lavoro sono più concetti pieghevoli e quello mostrato era soltanto una delle possibilità, ma rimane sempre un problema che si scontra con la filosofia di Xiaomi ovvero di far pagare il meno possibile il cliente.

In sostanza Xiaomi vuole aspettare di ridurre i costi dello sviluppo così da poter proporre un dispositivo in grado di attrarre ancora più appassionati. Il tempo necessario non è noto, ma visto da fuori sembra essere lungo e nello stesso momento corto. Si tratta del prezzo per non pagare più di 2000 euro uno smartphone.

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