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Una classifica pubblicata da Forbes ha creato scompiglio: gli utenti hanno subito reagito nei peggiori dei modi e qualche falsa notizia ha preso piede sui social network. In seguito ai dati rivelati dalla nota testata statunitense, gli utenti Xiaomi, Huawei, di Apple e OnePlus si sono sentiti intimoriti: ma c’è davvero un pericolo per questi ultimi?

Radiazioni smartphone: quando la bufala supera la verità

Nella classifica sopra citata, gli smartphone sono elencati secondo i valori sar che essi generano. Quando si parla di SAR si fa riferimento ai tassi di assorbimento specifico e alla energia trasmessa al corpo umano in fase di chiamata o di navigazione online. Sebbene diversi studi, condotti anche dall’Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro, abbiano dimostrato che i valori sopra riportati non siano causa di tumore, bisogna stare attenti. Le radiazioni emesse dagli smartphone sono caratterizzate dal non essere ionizzate: questo significa che non possono produrre mutazioni genetiche. Possono, alternativamente, scaldare i tessuti muscolari del corpo umano provocando danni minori che non bisogna sottovalutare.

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Dopo aver appurato questa prima nozione, quindi, possiamo guardare la lista presente nella foto qua sopra in maniera diversa. In particolar modo possiamo vedere che sì, i valori SAR dei modelli Xiaomi, Huawei, Oneplus e Apple sono alti, ma rispettano la norma di legge. In Europa, per poter essere messo in vendita, un telefono non deve superare i 2 watt per chilogrammo: dopo questa cifra si può incorrere in danni veri e propri.

Concludiamo col dirvi che bisogna fare attenzione all’uso che si fa degli smartphone: fare un uso molto attivo potrebbe essere pericolo anche se in possesso di un device non presente nella lista.

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