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Facebook  ha dichiarato che spenderà 300 milioni di dollari nei prossimi tre anni per sostenere il giornalismo

Ma anche Google mesi fa fece lo stesso annuncio, dichiarando che avrebbe speso 300 milioni in tre anni per supportare la stessa causa.

La società di Zuckemberg dice che è solo una coincidenza il fatto che tutte e due le società abbiano pensato di investire la stessa cifra per lo stesso numero di anni. Ma anche se sembra bizzarro, fa sempre bene sapere che Google e Facebook spenderanno denaro a supporto del giornalismo.

I due colossi ormai dominano il mercato pubblicitario online, il che rende molto difficile per la maggior parte degli editori online ottenere una remunerazione adeguata al compenso che spetta. Quindi, a meno che Google e Facebook non vogliano spendere molto di più dei 200 milioni l’anno con cui si sono impegnati per sovvenzionare le notizie, è probabile che lo ridistribuiscano più verso gli editori che verso i publisher.

 

Le iniziative della piattaforma social

Facebook ha stanziato almeno 16 milioni di dollari per sostenere una serie di iniziative e fondi per il giornalismo, come il Pulitzer Center e Report for America, mirati a quello che sembra essere un problema esistenziale che affligge le notizie locali.

Inoltre, nonostante questo continuerà a investire per la realizzazione del suo portale video di di notizie sul suo hub di Facebook Watch, lanciato l’anno scorso. Facebook sta pagando società come Fox, ABC e BBC per produrre programmi per il suo sito.

Ma anche se l’ago della bilancia punta verso destra, Facebook dice che le cose cambieranno solo quando gli editori capiranno come fidelizzzare gli utenti. L’idea è quella di creare delle testate giornalistiche in grado di finanziarsi grazie agli introiti delle iscrizioni mensili degli utenti: quindi una sorta di abbonamento mensile alla rivista.

Quindi, spostare le pubblicazioni lontano da un modello supportato dalla pubblicità e verso uno supportato dai consumatori è il modo migliore per sopravvivere, secondo Mark.

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