DVBT2DVBT2 è il nome del nuovo standard che tutte le emittenti televisive dovranno adottare a partire dal 2020 per continuare a trasmettere i programmi sulle TV di tutta Italia. L’utente finale dovrà necessariamente apportare delle modifiche al proprio parco macchine, con spese accessorie da sostenere eventualmente abbastanza elevate.

Nel corso dei prossimi anni il 5G farà sicuramente capolino nella vita di tutti i giorni, gli operatori telefonici inizieranno ad adottare il nuovo standard di connessione mobile, favorendo così l’avanzamento tecnologico verso un futuro sicuramente più smart e connesso.

Condizione necessaria per la diffusione dello stesso è la liberazione delle frequenze da 700MHz, oggi utilizzate dalle emittenti televisive per la trasmissione dei canali sul digitale terrestre.

 

DVBT2: come risparmiare moltissimo

Il passo successivo riguarda l’adozione dello standard DVBT2, fondamentale per fare spazio al 5G, ma deleterio per l’utente comune. Il problema risiede infatti nella non possibilità di ricezione dei canali da parte delle televisioni più datate (quelle senza codec HEVC, più vecchie di 4-5 anni), seppur fornite di decoder integrato.

Le opzioni per gli utenti in questa situazione sono due: acquisto di un nuovo televisore o di un decoder esterno da collegare. La spesa potrebbe risultare abbastanza elevata, ma non disperate; nella legge di bilancio del 2018 è stato inserito un bonus di 25 euro da elargire a tutti gli utenti che dovranno accollarsi il cambio generazionale (più dettagli in futuro).

Chi invece è in possesso di un dispositivo più aggiornato dovrà semplicemente effettuare la risintonizzazione dei canali per accedervi in maniera completamente gratuita per sempre.

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