DVB-T2Le spese che gli utenti dovranno sostenere con il prossimo lancio del nuovo digitale terrestre, siglato DVB-T2, saranno notevoli. I consumatori non in possesso di un dispositivo di ultimissima generazione saranno costretti a cambiare definitivamente modello, o acquistare comunque un decoder aggiuntivo da collegare.

Il 5G rappresenta il futuro della connettività mobile, nei prossimi anni assisteremo ad un vero e proprio cambiamento delle nostre vite, la navigazione sarà decisamente più rapida con un connessioni dati quantitativamente illimitate per sempre (ma che prezzi).

Per raggiungere l’obiettivo prefissato è prima di tutto necessario liberare le frequenze sulle quali oggi le emittenti televisive trasmettono sul digitale terrestre. Nel 2020 entrerà finalmente in gioco il nuovo standard DVB-T2, utile per lasciare campo libero al 5G, ma veramente negativo per gli utenti finali.

 

DVB-T2 farà tornare in auge i decoder e obbligherà all’acquisto di nuove televisioni

Il problema risiede nella non compatibilità di moltissimi modelli di televisioni con il codec HEVC, più che fondamentale per accedere ai canali trasmessi con standard DVB-T2.

L’utente non in possesso di un televisore di questo tipo (in genere parliamo dei vecchi di almeno 3-4 anni) sarà costretto all’acquisto di un nuovo modello più aggiornato o alla predisposizione di un decoder esterno da collegare.

Lo Stato non sembra però voler stare a guardare, secondo quanto trapelato è pronto un bonus pari a 25 euro da stanziare proprio per gli utenti che saranno costretti ad effettuare il cambio generazionale per continuare ad accedere ai canali nazionali della televisione oggi definita in chiaro.

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