Una recente indagine svolta da TrueCaller ha rilevato che l’Italia è tra i Paesi più colpiti in Europa e nel mondo dal fenomeno delle chiamate spam. Grande quantità delle chiamate indesiderate che gli italiani ricevono ogni giorno provengono dagli operatori dei call center. In molti casi, però, le intenzioni di questi operatori non sono tra le migliori: aumentano, infatti, i casi di truffe telefoniche, e le persone si ritrovano così, improvvisamente, a dover pagare più del dovuto o sostenere spese relative a servizi mai richiesti.

Call Center e truffe telefoniche: la truffa del sì

Molto diffusa in quest’ultimo periodo e difficile da cogliere è la cosiddetta truffa del sì. Scopo degli operatori malintenzionati è di far pronunciare un sì dalla vittima della truffa ponendo delle semplici domande al quale poi, nella maggior parte dei casi, il malcapitato con molta ingenuità risponderà. Attraverso un lavoro di montaggio, poi, quel sì pronunciato magari anche una sola volta (ma è quanto basta) verrà elaborato e aggiunto come risposta a domande in realtà mai ricevute, portando all’attivazione di servizi o abbonamenti non richiesti.

Call Center e truffe telefoniche: la truffa della falsa rimodulazione

Anche questa truffa è molto frequente. In questo caso, la persona riceverà due chiamate nel corso della stessa giornata. La prima nella quale verrà informato circa la rimodulazione (falsa) dell’offerta attiva sul numero telefonico. Con la seconda chiamata, invece, si cercherà di spingere la vittima a passare ad una nuova offerta se non addirittura ad un altro operatore, portando dunque il malcapitato a sostenere una nuova spesa anche se non effettivamente necessaria dal momento in cui il costo dell’offerta precedente non era comunque destinato ad aumentare.

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