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Il futuro della telefonia dovrebbero passare anche dalle eSIM. Per quanto esistono già da un paio d’anni, adesso non risultano comunque essere utilizzate in modo diffuso. Ci sta provando Apple e ci sta provando anche Google con tutte le limitazioni attuali. Attualmente la grande G ha incorporato tale tecnologia all’interno dei Pixel 2 XL e Pixel 3 XL, ma il suo funzionamento è limitato solo agli Stati Uniti per la presenza di un operatore particolare, Google Fi.

Non contenta di questo panorama parecchio limitato, il colosso di proprietà di Alphabet sta cercando di espanderne il supporto ad altri paesi. Questo passaggio è iniziato con l’ultima patch di sicurezza di dicembre e tramite un annuncio fatto sul proprio blog. L’idea e la volontà è quello di spingere i produttori di smartphone Android ad abbracciare tale tecnologia così da facilitare anche gli standard e spingere verso il futuro anche questo aspetto.

 

Google, Android e l’eSIM

Come accennato poc’anzi anche Apple si è avvicinato alle eSiM tanto che sono presenti sia sugli iPhone XR, XS e XS Max. Uno sforzo da parte di questi due colossi rende ovvio che la strada per iniziare una sostituzione a livello globale è appena iniziata. Nel momento in cui la maggior parte dei produttori, e soprattutto i maggior in fatto di vendite, il passo finale andrà fatto dal punto di vista degli operatori.

Ecco la dichiarazione di Google: “Per consentire un’esperienza coerente e semplice attraverso l’ecosistema, stiamo anche creando un programma che consente ai produttori di dispositivi Android di costruire smartphone compatibili con eSIM.”

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