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Non esiste una fine alle modalità che gli hacker si inventano pur di spiare le loro vittime: una delle nuove riguarda la batteria! Ebbene, chi se lo sarebbe mai immaginato? Una semplice batteria può incastrare la vita di una persona, mettendo quest’ultima e i suoi dati personali in pericolo.

Da quanto riportato dall’ultimo rapporto della Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) che è basato sugli studi condotti dai ricercatori dell’Università del Texas di Austin, della Hebrew University e dell’Istituto israeliano di tecnologia Technion  si denota che la problematica è molto grave.

intitolato Il potere di spiare: attacchi inferenziali da batterie dannose su dispositivi mobili, come già vi abbiamo anticipato, esso illustra diverse tecniche secondo cui è possibile generare attacchi attraverso le batterie. Ovviamente le batterie devono essere modificate e installate sull’apposito device, altrimenti il problema non sussiste. Proprio per questo ultimo dettaglio, la possibilità di cadere vittima di questo attacco è molto bassa, ma se dovesse succedere potrebbe essere la fine. Dopotutto è difficile adescare la vittima, ma realizzare la modifica in sè e per sè non è molto costoso.

Cosa può fare una batteria modificata

Un device su cui è stata implementata una batteria modificata è capace di raccogliere informazioni di ogni tipo. Tra queste troviamo il recupero del testo digitato (anche eventuali pin di home banking), l’intercettazione delle chiamate vocali o delle foto scattate. Il tutto, ovviamente, è reso possibile attraverso un‘analisi dei flussi di energia per e dalla batteria. Per approfondire la questione e leggere la ricerca da cui tutto è nato potete seguire questo link.

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