truffe call centerChi si è trovato all’altare sa bene che un semplice “sì” vale più di mille parole. Ironia a parte, esiste un sistema utilizzato dai Call Center per convincere gli utenti con l’inganno a passare a nuove offerte costose senza apparente autorizzazione. Vediamo come ci riescono e come non cadere in trappola.

 

Truffa dai Call Center: sono tutti d’accordo (anche noi)

Tim, Wind, Tre e Vodafone sfruttano i propri Call Center allo scopo di far rientrare ex clienti o attrarre nuovi potenziali sottoscrittori. Cosa che vale tanto per le offerte di telefonia fissa di casa che per quelle mobili. Il fattore comune di questo genere di approccio al cliente è l’insistenza, verso cui nasce però una nuova arma di dissuasione ora alla portata di tutti.

Nonostante questo i servizi contact center escogitano sempre lo stesso stratagemma: usare giri di parole per avere l’autorizzazione del clienti per l’attivazione di nuovi abbonamenti. A molti sarà capitato di vedersi recapitare una doppia fattura da due diversi operatori. Ciò succede per una ragione legata sostanzialmente al nostro silente assenso.

Durante quella che potrebbe apparire come una semplice conversazione può capitare di pronunciare la parola sì. Ed ecco l’inganno. Il Call Center può utilizzare la registrazione della vostra voce per attivare offerte indesiderate a vostra completa insaputa.

Una semplice procedura di manipolazione che preveda l’inserimento del “sì” al posto giusto ed è tutto risolto (per questi truffatori in erba). Per evitare di rimanere letteralmente a bocca aperta il consiglio è uno solo: pesate bene le parole ed evitate di dare conferma con un sì alle domande dell’operatore.

Vi è mai successo? Fatecelo sapere raccontandoci la vostra esperienza personale con questi autentici criminali.

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