dvtb2E’ l’articolo 89 della nuova legge di bilancio  del 2018 che preannuncia che i programmi TV saranno trasmessi in modo diverso da come li conosciamo oggi e tutto questo  entro e non oltre il 2022. Quindi saremo, che vogliamo o no, costretti ad adattarci a queste esigenze.

Queste legge stabilisce che, come già detto entro il 2022 tutte le emittenti televisive devono trasferire le loro frequenza su una banda diversa da quella attuale. Questa banda scelta deve essere utilizzata anche dagli operatori telefonici per quanto riguarda lo sviluppo delle reti di comunicazione ad alta velocità.

Il nuovo modo di vedere la TV si chiama DVB-T2 e porta con se molte novità: prima di tutto si ha una qualità audio e video migliori. Da mettere in conto è che se cambia anche il codec di compressione video molte persone saranno costrette a buttare i televisori che già si hanno. Da precisare è che per le TV che saranno compatibili con la nuova banda sarà necessario solamente fare un aggiornamento per poter vedere i nuovi canali TV, mentre per le televisioni che non sono compatibili bisognerà installare un nuovo decoder che deve essere installato e sintonizzato in modo da poter vedere i canali. Questo nuovo articolo prevede che lo Stato copra i 25 euro che servono per comprare il nuovo decoder.

Bisognerà cambiare il decoder?

Cosa è nello specifico questo DVB-T2? Si tratta di un’estensione dello standard di trasmissione televisiva digitale che utilizziamo attualmente. Tutti i paesi dell’unione europea saranno costretti ad averlo entro il 2022. Il motivo di questo cambiamento è dovuto a una correlazione con le reti 4G e 5G.

Questo perché il DBV-T2 libera delle frequenze della banda 700 cioè’ quelle comprese tra i 694 e 790 MHz, assegnandole cosi alle comunicazione 4G e 5G. Cosi le frequenze sulla banda 700 entrano all’interno delle abitazione e saranno in grado di penetrare più facilmente garantendo ovviamente una navigazione internet più veloce . Su questo argomento si sono espressi anche Rai e Mediaset hanno confermato che fino al giorno della decisione decisiva non cambieranno nulla.

Il passaggio alla nuova banda non sarà immediato ma graduale e si avrà tempo fino al 30 giugno 2022 da quella data in poi per vedere la TV e i programmi si dovrà per forza disporre di un decoder o tv nuova in grado di supportare questa nuova banda.

AGCOM ha approvato un nuovo piano di assegnazione delle frequenza nazionali, questo passo è necessario nell’iter che ci portera ad abbandonare la banda del 700MHZ per passare al 5G. Il tutto sarà gestito nel periodo che va dal 2018 al 2022 e porterà cambiamento molto significativi per i programmi TV che siamo abituati a vedere oggi giorno. Cosa comprende di preciso questo piano?

Questo piano comporta ben 15 nuovi reti nella nuova tecnologia  DVB-T2 divise in 10 reti nazionale nella banda UHF, poi 4 reti locali in banda UHF, una rete regionale in banda III VHF che sarà destinata alla trasmissione dei programmi televisivi in ambito locale e programmi di servizio pubblico e informazione sempre a livello regionale

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