google-assistantCon l’inizio della nuova stagione di mercato, l’industria è pronta a conoscere tutte le innovazioni che i produttori tecnologici lanceranno in commercio. Come ogni anno, IFA è la grande vetrina di questi scenari. E quest’anno ha dato il via a una nuova edizione in cui Google è il favorito grazie al suo assistente vocale.

 

L’assistente di Google

Se l’anno scorso è stato Alexa ad accaparrarsi tutti i flash, questa volta Google Assistant riceverà tutta l’attenzione dei partecipanti.

Sono passati 6 anni dall’annuncio dell’assistente tecnologico e, in tutto questo tempo, è diventato il leader indiscusso del pubblico, non tanto per la sua popolarità quanto per il suo potenziale.

Questo 2018 è l’anno della vera espansione del sistema verso più dispositivi rispetto agli smartphone, una mossa grazie al quale può superare la sua principale rivale, Alexa. A Mountain View hanno già offerto un “aperitivo” sulle possibilità dell’assistente con una spettacolare messa in scena al CES 2018, tenutasi a Las Vegas. Se a maggio Google Assistant era presente in 1.500 dispositivi, ne ha già raggiunti oggi 5.000.

Tuttavia, il margine di crescita è molto più alto e Google si trova nella posizione migliore per superare i 12.000 dispositivi che hanno già Alexa. Il vantaggio del gigante Big G risiede nella sua capacità di integrare gli utenti in un ecosistema nuovo e completo basato sulla conversazione bidirezionale e lo scambio di dati.

Più Google è a conoscenza del consumatore, più utile diventa il sistema e, tenendo conto dell’uso massiccio di servizi come Gmail, Maps, YouTube o Chrome, la parte tecnologica con vantaggio. La sua capacità e il potenziale, data l’enorme quantità di informazioni che raccoglie dagli utenti e le barriere di accesso in termini di privacy, aumentano l’attrattiva di Google Assistant per i produttori.

L’anno scorso, l’assistente di Google ha assicurato il suo ingresso su iPhone, mentre altri come Samsung hanno scelto di vivere due assistenti, in questo caso con Bixby, quello sviluppato dall’azienda. HTC, da parte sua, ha preferito che Alexa condividesse lo spazio con Google Assistant, preinstallando entrambi i sistemi sui propri dispositivi.

Google intende inserire IFA 2018 in quello che rappresenterà la prima pietra del futuro intelligente in un movimento con il quale può lasciarsi alle spalle la tecnologia di Amazon e mostrare che la sua ubiquità è il suo più grande vantaggio competitivo.

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