TIM, Wind, Tre e Vodafone

Un altro giorno è iniziato ed un’altra disgrazia incombe sui clienti dei vari operatori nazionali (dal calibro di TIM, Wind, Tre e Vodafone). Essi si svegliano la mattina vedendo i loro crediti residui passare da 5, 2, 3 euro a 0 o persino -60 centesimi senza aver fatto nulla.

Segreteria telefonica o MMS inviati a caso? Ma magari! In realtà il credito non scala per aver fatto qualche errore ed aver premuto a caso la pagina del telefono sul proprio smartphone, ma poiché alcuni abbonamenti sono stati attivati a propria insaputa.

Alcune volte capita di aprire un link su Facebook e ritrovarsi una notifica dopo alcuni secondi che recita frasi tipo “Sono stati scalati 4,50€ al fronte dell’abbonamento a *** per informazioni o disattivazioni visitare il sito ***”. Il gioco cambia quando nemmeno si viene avvisati.
E cosa succede? La connessione dati non si attiva più, non si può usufruire della propria promozione e una volta effettuata una telefonata a TIM, Wind, Tre e Vodafone si viene pure avvisati di un’abbonamento dai prezzi scandalosi e i servizi mai accettati o voluti.

Cosa fare in questi casi e come richiedere il rimborso

Nella maggior parte dei casi, tali abbonamenti passano da MobilePay. (“piattaforma di pagamento, realizzata dai maggiori operatori italiani – Fastweb, Poste Mobile, Telecom Italia Mobile, 3 Italia, Vodafone e Wind-“). Per disattivarli è sufficiente andare sul sito apposito, effettuare il log in e disattivare il servizio.

Per quanto riguarda i rimborsi, la storia è un po’ più complicata poiché si deve chiamare il servizio clienti e aspettare che qualcuno con pazienza rispondi alla vostra problematica. Importante è effettuare la chiamata entro le prime 24h altrimenti i gestori useranno la scusa che il rimborso non sarà possibile dati i tempi prestabiliti.

Al fine di non cadere più in questi stupidi inganni fatevi furbi e chiedete il blocco totale a tali servizi.

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