Galaxy S9

Come è successo con la serie Galaxy S8 e come è successo con i Galaxy S9 di quest’anno, succederà anche con i Galaxy S10. I dispositivi che verranno commercializzati nei paesi dell’Unione Europea, e in alcuni asiatici, saranno molto più performanti di quelli venduti in America. Perché questo? Per via dei processori usati.

Lo abbiamo visto nei benchamark all’inizio dell’anno, gli smartphone di Samsung alimentati dagli Exynos 9810 sono risultati ben più potenti della controparte alimentata dallo Snapdragon 845 di casa Qualcomm. Per l’anno prossimo è previsto l’Exynos 9820 così come tra poco vedremo l’SND 855, e la differenza continuerà ad esserci; la tecnologia della sudcoreana è al momento migliore, non c’è niente da fare.

 

Exynos 9820 vs Snapdragon 855

Partiamo dal fatto che forse Qualcomm cambierà il nome del SoC. Al momento esiste già uno SND 850, ma è dedicato esclusivamente ai notebook e per non confondere nessuno, ha deciso di cambiare il nome in SM8150; un po’ anonimo, ma forse è solo temporaneo. In ogni caso, quest’ultimo è costruito con la tecnologia TSMC, quella del processo a 7 nm, la stessa usata per i processori A12 di Apple. Anche Samsung userà un processo a 7 nm con la differenza che userà una litografia EUV molto più avanzata di quella end-of-life ottica della cinese.

Questo si traduce in un processore assai più veloce, più contenuto in fatto di spazio e più economico. In aggiunta, Samsung ha già anche iniziato a produrre i nuovi modem 5G, una tecnologia che comunque ha deciso di condividere con Qualcomm. I Galaxy S10 si preannunciano degli smartphone fuori dal comune, forse un vero upgrade che potrebbe far capire a Huawei chi è il colosso del settore.

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