DVB-T2

Del DVB-T2 se n’è sentito parlare a vagonate in questi ultimi giorni, gli stessi che hanno visto il Governo impegnato a tutelare il popolo italiano verso il nuovo standard per il digitale terrestre.

Per chi non avesse seguito le vicende: il DVB-T2 andrà a sostituire l’odierno DVB-T, il quale ad oggi è utilizzato per ospitare le frequenze del digitale terrestre e dei canali che tutti noi guardiamo quotidianamente. Tale transizione è stata resa obbligatoria dall’Unione Europea attraverso delle direttive che a partire dal 2019/2020 inizieranno ad essere attuate in pieno regime, così da consentire al 5G di occupare le frequenze che si andranno a liberare.

Nonostante questi due punti siano ben delineati, il popolo italiano al momento si sta ponendo un quesito più importante “e la tv, la dovremo cambiare?”

DVB-T2, TV nuova: sì o no?

A tale quesito, purtroppo, non c’è una sola risposta. Al momento, salvo eventuali cambiamenti, le televisioni acquistate nei passati due anni dovrebbero adattarsi senza alcun problema al nuovo standard, ma per il resto, è ancora molto dubbiosa la situazione.

Per eliminare qualunque altro dubbio, se avete acquistato da poco una TV, potrete sapere se è idonea (in mondo tempestivo) cercando nel manuale o online se essa supporta lo standard DVB-T2 e il più recente codec H265/HEVC. Più nello specifico, per i televisori prodotti a partire da gennaio 2017 non vi saranno sicuramente dei problemi poiché tale sistema è stato reso obbligatorio.

Se invece avete acquistato una tv circa tre anni fa, l’uso di un decoder sarà obbligatorio.

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