Qualche mese fa, Google ha annunciato di voler portare un nuovo servizio di streaming musicale. Lo scopo è di competere con il peso massimo del settore che è Spotify e Apple Music, ma al tempo stesso, sostituire anche il vecchio Play Music. La ricetta è semplice, affidarsi su YouTube e sulla moltitudine di canzoni originali e cover, ma ovviamente non sarà abbastanza. Due settimane fa, la compagnia ha annunciato una serie di nuove funzionalità per tutti gli utenti del nuovo servizio, ma non è questo il punto. Da poco, Google ha confermato di aver intenzione di rilasciare aggiornamenti costanti proprio ogni due settimane Il futuro di YouTube Music Non solo hanno dato questa notizia, ma sono stati anche così gentili da dare qualche informazione in più sul prossimo futuro della piattaforma. Una delle nuove funzioni, tra l’altro una delle più richieste, è quella per il supporto delle schede SD; si tratta di un qualcosa che sul vecchio servizio è praticamente sempre stato presente. Un’altra, sarà la possibilità di impostare la qualità audio riprodotta durante lo stream o il download di musica tramite un nuovo sistema. Quest’ultima non è ancora pronta, ma dovrebbe esserlo nelle prossime settimane. Per ultimo, ci sarà un aggiornamento anche dell’interfaccia specifico per quando l’utente dovrà riorganizzare i vari album, playlist o singoli brani, aggiungendo altre opzioni per consentire il filtraggio in ordine alfabetico e di genere L’unica cosa che Google sembra intenzionato a non fare, è riempire il servizio di esclusive. La società pensa che questo genere di cose non si adattino perfettamente all’industria, né tanto meno ai consumatori.

Da quando Facebook ha comprato WhatsApp, non è che ci sia stato un gran ritorno di profitti, visto considerato anche quanto speso. Nonostante questo, la società non ha mai pensato di tornare sui propri passi e far tornare l’applicazione a pagamento; i piani erano ben altri. Una delle promesse era di trasformare la chat in un prezioso strumento di acquisto che avrebbe utilizzato il denaro per rendere l’app anche valida per lo shopping.

Il tutto comprende il lancio di un kit di programmazione che consentirebbe alle aziende di utilizzare WhatsApp per pubblicità e supporto al cliente. Basta dare il numero di telefono ad un’azienda per ricevere aggiornamenti, teoricamente in tempo reale, su vari aspetti come una conferma di spedizione. C’è anche la possibilità di usare un pulsante direttamente sui siti web delle varie compagnie per accedere alla chat o iniziare la conversazione. Un concetto non nuovo, il servizio clienti tramite messaggistica, ma che risulta tutto molto più diverso visto il miliardo e mezzo di utenti nel mondo.

WhatsApp Business non accetta ritardi

Una delle politiche che faranno parte di questo servizio, apparentemente, sembrerebbe la completa intransigenza quando si parla di ritardi. Nel momento in un cui un’azienda risponderà in ritardo ad un utente, arriverà una multa ai danni della società; dovranno rispondere entro 24 ore. L’idea è motivare, con un rinforzo negativo, le aziende a risultare solerti nel rispondere a tutte le domande.

Al momento, le compagnie su cui è stato testato il servizio sono diverse, oltre 90, tra cui Uber, Singapore Airlines e Wish. Dopo questi test, è facile immaginare come diventerà un aspetto comune per molte compagnie in giro per il mondo, soprattutto fuori dal Nord America.

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