Facebook pilota le nostre scelte

Facebook, come ben saprete, è stato coinvolto per mesi nello scandalo Cambridge Analytica e, in seguito ad esso, sono state introdotte nuove ed efficienti regole europee sulla tutela dei dati personali.

Oggi purtroppo abbiamo scoperto che, Facebook insieme ad altre importanti aziende come Google e Microsoft utilizzano dei sistemi per condizionare le nostre scelte riguardanti la privacy.

 

Facebook condiziona le nostre scelte sulla privacy

Molti attivisti ed organizzazioni, nelle scorse settimane hanno segnalato questo metodo utilizzato dalle aziende. Oggi però sono state confermate anche dal Consiglio per i consumatori della Norvegia (NCC), agenzia governativa che tutela gli interessi dei consumatori. In un rapporto pubblicato, l’NCC accusa soprattutto Facebook e Google di condizionare i propri utenti.

Il GDPR ha costretto le aziende a rivedere i propri sistemi di privacy, aggiungendo molte opzioni per gli utenti, in modo da poter evitare che i propri dati finiscano in circolazione come è successo con Cambridge Analytica. Le aziende, di conseguenza, hanno dovuto fornire agli utenti dei nuovi strumenti che aiutano a decidere quali informazioni condividere. L’NCC però spiega che alcune società hanno interpretato il GDPR come volevano loro.

L’NCC nel suo rapporto ha dichiarato che Facebook, nonostante abbia avvisato gli utenti del cambiamento delle regole, riesca ancora a condizionare le scelte dell’utente. Nella pagina d’accettazione delle nuove regole, la piattaforma mette in evidenza un link grigio, questa sarebbe la “strada più facile” per gli utenti. In conclusione, la piattaforma sulla carta si è adeguata alle nuove regole, ma in pratica non è proprio così.

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