Recensione Umidigi A1 Pro

Umidigi A1 Pro

Oggi vi parliamo dell’ultimo smartphone entry-level cinese rilasciato sul mercato, Umidigi A1 Pro, che viene venduto a un prezzo lancio di 87 euro su Gearbest, oppure a 120 euro su Amazon. Come già segnalato su Tecnoandroid, A1 Pro è andato in pre-ordine il 27 maggio 2018. Mentre Umidigi cerca di raggiungere Huawei P20 con il suo nuovo Z2, noi ci godiamo la recensione del suo entry-level.

 

Unboxing e descrizione

Umidigi A1 Pro

Una volta estratto dalla sua scatola, la prima cosa che salta all’occhio di Umidigi A1 Pro è sicuramente l’aspetto estetico molto curato. Punto chiave del device è, come abbiamo già visto con Honor, l’effetto della scocca in vetro restituito dalla plastica (molto resistente però). Sul posteriore traslucido notiamo subito la dual camera con flash LED e il fingerprint sottostante (lento ma preciso). Importante è la presenza quasi impercettibile del secondo microfono per la riduzione del rumore.

Umidigi A1 Pro

La cornice tutto intorno è in metallo e nella parte inferiore scorgiamo il microfono, lo speaker, l’entrata del jack audio da 3,5mm e, per un telefono sotto i 100 euro, è incredibile trovare la porta USB type-C.

Sul frontale c’è da segnalare la presenza del Face Unlock, ma è ancora una feature alquanto imprecisa. Le dimensioni ridotte e lo spessore di appena 8mm, consentono di maneggiare il telefono anche con una mano sola nonostante il peso di 173 grammi.

 

Specifiche hardware

Umidigi A1 Pro

Una cosa simpatica negli smartphone da trovare è il pannello con gli angoli stondati; inoltre, le cornici laterali sono abbastanza ridotte. Il display di Umidigi A1 Pro è infatti un LCD IPS da 5,5”, con risoluzione HD+ (1440×720 pixel) e un formato di 18:9. Il processore che alimenta il terminale è un MediaTek MT6739 Quad-core, supportato da 3GB di RAM e solo 16GB di memoria interna (espandibili fino a 256GB con micro SD). Tuttavia, avere nel 2018 uno storage interno così piccolo di base è stata una scelta un po’ fuori tempo. A bordo troviamo Android Oreo 8.1 ed è presente la banda 20 (da 800 MHz), per cui non possiamo veramente lamentarci per il prezzo che ha.

 

Uso quotidiano

Umidigi A1 Pro

Nessun problema, dunque, per il comparto telefonico e, parimenti, per la versione bluetooth 4.0. La batteria è 3.150mAh e si ricarica in circa 2 ore, per una durata esattamente collocabile nella media dei competitor. Il display, come detto, ha una buona luminosità adattiva, ma si fa sentire la mancanza della modalità notturna per riposare gli occhi. Appena acceso, Umidigi A1 Pro si presenta con un’interfaccia Android Stock che restituisce un’esperienza molto acerba dell’OS targato Google. Non ci sono personalizzazioni alcune, basta guardare il menu dei toggle desolatamente scarno.

In navigazione A1 Pro si comporta in maniera accettabile, anche se pone qualche indecisione di troppo nel ricaricare le pagine web. Nel mentre della recensione (il bello della diretta!) è arrivato un aggiornamento di sistema, quindi l’azienda aveva già previsto che ci fossero delle cose da correggere.

 

Comparto multimediale

Umidigi A1 Pro

Venendo alle fotocamere, A1 Pro presenta una dual cam con sensori Samsung 13MP+5MP nel posteriore e 5MP per la cam frontale. L’interfaccia del software gestionale è la solita stock vista in tutti i SoC MediaTek. Purtroppo, o forse non dovremmo lamentarci, la resa fotografica è solo accettabile, sia di giorno che in notturna. Dovrete sperare di fotografare soggetti immobili per avere scatti senza sfocature. L’effetto bokeh offerto dal secondo sensore è scarso ma, almeno, ne apprezziamo lo sforzo. Stesso discorso per i video anche se, ripetiamo, per il prezzo lancio di A1 Pro, non c’è nulla di male nella resa finale.

L’audio, invece, si difende molto bene nell’ascolto di musica, così come è buona la resa del microfono primario e del vivavoce in chiamata.

Conclusioni

Di Umidigi A1 pro ci è piaciuto certamente l’aspetto estetico, con una back cover a specchio  davvero particolare. Non possiamo esimerci dal dire che il Face Unlock è bocciato, così come appare antesignana la scelta di soli 16GB di memoria ROM. Salutiamo invece con favore l’entrata della porta USB type-C in un device entry-level che, per giunta, mantiene il jack audio da 3,5mm. E che dire in definitiva del prezzo? Crediamo che a meno di 90 euro non si possa trovare nulla di meglio.

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