Shadowhunters: la terza stagione sarà l’ultima e verrà trasmessa anche su Android

Mai come negli ultimi anni si è registrato un aumento di popolarità nel mondo delle serie tv, che vedono ammiratori sparsi in tutto il mondo raccogliersi intorno alle avventure dei loro beniamini, personaggi a cui ci si affeziona talmente tanto da non potersene separare.

Ed è proprio dei fan l’urlo accorato che si sta spargendo a gran voce sulla rete nelle ultime ore, mentre su Twitter impazza l’hashtag #SaveShadowhunters, in seguito all’annuncio dell’emittente Freeform: Shadowhunters, una tra le più popolari e fortunate serie tv fantasy del momento, non vedrà una quarta stagione.

La serie, che si rifà alla saga “The Mortal Instruments” della scrittrice statunitense Cassandra Clare, narra le vicende di Clary Fray, un’adolescente apparentemente normale che si ritrova catapultata in un mondo fatto di mezzi-angeli e demoni, di guerrieri, di rune marchiate sulla pelle e di “mondani” da proteggere, un mondo fantastico e pericoloso di cui ha sempre fatto parte a sua insaputa. Clary riscoprirà dunque le sue origini accanto a loro, i veri protagonisti della storia, gli Shadowhunters.

E’ una storia che ha tutti gli ingredienti per essere amata dal grande pubblico:  c’è amicizia, c’è l’amore capace di superare le barriere, c’è uno spirito di fratellanza che prescinde il mero legame di sangue, c’è soprattutto tanta avventura e azione. Non stupisce dunque che Shadowhunters sia riuscita a raggiungere il cuore di migliaia di ragazzi in ogni angolo del pianeta che ora, sui social, pregano perché alla loro serie preferita venga concessa una seconda chance.

Shadowhunters: la terza stagione sarà l’ultima e verrà trasmessa anche su AndroidLa paura della cancellazione del proprio show preferito, la massima pena per i bassi ascolti, è cosa ben nota ad un “tele-dipendente”. Ogni anno le emittenti televisive fanno i conti con i loro palinsesti, decidendo quali serie continuare a produrre e su quali invece mettere un punto definitivo.  Risalgono solamente al mese scorso gli annunci di svariati stop che hanno bloccato decine di serie, alcune assai note e fortunate: da “Quantico”, che ha portato il pubblico nel cuore dell’FBI, a “The Exorcist”, nato da una costola del celeberrimo e omonimo film del 1973, passando per l’ultimo prodotto televisivo targato Marvel, “Inhumans”, fino ad arrivare a “Once Upon a Time” che dopo sette anni e altrettante stagioni ha chiuso i battenti. Ma ci sono storie che, almeno secondo il pubblico, meritano ancora di essere raccontate a dispetto di numeri e statistiche: quando questo accade, il clamore nasce dal basso. E’ ciò che è accaduto non più tardi di poche settimane fa con lo show “Lucifer”, i cui amanti al grido di #SaveLucifer continuano a cercare un’emittente alternativa che possa portare avanti il progetto ed è ciò che anche i seguaci di Shadowhunters vorrebbero emulare.

Se da un lato della trincea i fan affilano le armi, dall’altra per i membri del cast è tempo di saluti. Uno dei personaggi più iconici e amati dal fandom è sicuramente Alexander “Alec” Lightwood, shadowhunter fiero e polemico dal cuore d’oro, icona LGBT dello show insieme al compagno Magnus Bane. “E’ stata un’esperienza assolutamente straordinaria far parte di Shadowhunters negli ultimi tre anni. Spero di aver mantenuto la mia promessa nel rappresentare il miglior Alec Lightwood che avreste potuto chiedere.” scrive su Twitter l’attore Matthew Daddario, che interpreta proprio Alec. “Avremo un finale che vi farà piangere, ridere e vi farà sentire  emotivamente e professionalmente soddisfatti per l’eternità.”. Katherine McNamara, sul piccolo schermo Clary Fray, ci ricorda invece che “il nostro viaggio non è ancora finito, angeli, non dimenticatelo. Abbiamo ancora 12 episodi davanti e altra storia da raccontare.” Anche la rossa, però, si è fatta sostenitrice della lotta dei suoi followers, postando l’hashtag #SaveShadowhunters. Rimane quindi da chiedersi se le preghiere dei fan verranno ascoltate o se gli eroi saranno costretti ad appendere le loro lame angeliche al chiodo.

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