truffe conti correnti (1)Ebbene sì, anche quest’anno le truffe che colpiscono i possessori di conti bancari rimangono un problema irrisolto. E’ finita l’epoca dei grandi colpi in banca, con piani geniali e fughe rocambolesche.

Ora i ladri si affidano al mondo delle comunicazioni digitali, come noi del resto, solo che le persone per bene usano questi strumenti legalmente. Non è così per i truffatori che hanno messo a segno una serie di truffe sfruttando la buona fede delle vittime.

Stiamo parlando dei clienti di numerose banche, come ad esempio la BLN, che si sono trovati il conto corrente svuotato per opera di qualche malfattore. Forse avrete sentito già parlare di questo tipo di truffe. Spero non per esperienza diretta, ma per poterle evitare è bene conoscere come funzionano. Ci sono tante modalità di truffa che però fanno capo ad un medesimo schema ben congeniato. Questa tecnica viene chiamata phishing, ora vi spieghiamo di cosa si tratta.

Truffe BNL, UNICREDIT e INTESA SANPAOLO

Per phishing si intende una truffa che ruba i dati personali e i codici di accesso della vittima in questione. Una volta ottenuti, i ladri li utilizzano per avere accesso al conto e disporre dei soldi a proprio piacimento. La truffa si svolge in questo modo: viene inviata una comunicazione ingannevole che imita quella della propria banca, in questo caso la Banca Nazionale del Lavoro. Fingendosi un operatore di banca, i truffatori imitano sia il modo di scrivere sia il logo della stessa così da ottenere la fiducia dell’interlocutore. Fatto ciò si fanno rivelare i codici di accesso con una scusa e il gioco è fatto.

Sembra troppo strano ma le scuse sono molto ben ideate e credibili. Questo fa sì che un bel numero di persone ci sia cascato, ritrovandosi in seguito il conto svuotato. Speriamo che quest’articolo vi sia stato di aiuto e diffidate sempre da chi vi chiede dati sensibili via SMS, e-mail, telefono e Whatsapp.

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