steve jobs napoliUna storia davvero curiosa ha visto protagonista il colosso americano di sistemi operativi, computer ed in particolare di smartphone; due ambiziosi ma soprattutto furbi imprenditori napoletani, Giacomo e Vincenzo Barbato, hanno scoperto dopo approfondite indagini e ricerche che la famosa azienda con sede a Cupertino, California, non ha mai pensato di registrare il marchio del suo fondatore. Un errore colossale che le è costato caro. Infatti, Giacomo e Vincenzo, stanchi di produrre capi d’abbigliamento e accessori per altri, hanno deciso di fondare la propria società. Fin qui tutto normale, se non avessero deciso di chiamarla “Steve Jobs”!

Il richiamo alla Apple è piuttosto chiaro: il logo vede una grande “J” con il tipico segno del morso, quello presente per l’appunto sulla famosa mela. Ovviamente i due si sono ritrovati in qualche guaio… Un giorno gli sono arrivati in ufficio ben quattro enormi faldoni direttamente da Cupertino, firmati Apple, che li accusava di aver copiato il loro logo, oltre che il nome del proprio fondatore. Lo spavento non è stato poco, ma l’ambizione e la consapevolezza di essere dalla parte della ragione, ha spinto i due fratelli imprenditori napoletani a proseguire con caparbietà la causa legale. La sentenza dell’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, infatti, ha dato ragione ai fratelli Barbato: la “J”, in quanto lettera, non potrebbe mai essere marchiata da un morso che per l’appunto è stato fatto passare come un semplice tocco di arte.

Con il loro brand Steve Jobs, Giacomo e Vincenzo Barbato intendono lanciare capi d’abbigliamento a tema informatico e accessori hi-tech; infatti hanno già prodotto borse, t-shirt, jeans e accessori vari. La storia si è conclusa nel migliore dei modi e, senza dubbio, ha permesso all’azienda “Steve Jobs” di ottenere successo, in qualche modo.

Apple non registra il marchio di Steve Jobs

La società Steve Jobs è cresciuta nel corso degli anni e vanta, attualmente, collaborazioni con rinomate Start Up, come Sticky Factory azienda specifica di design. Il brand, inoltre ha supportato e finanziato un videogioco che uscirà a breve e che sarà disponibile su Play Station 4, Pc e Xbox one. Non si può, quindi, fare altro che augurare il meglio a questi due ragazzi che sono riusciti a legare il nome di Steve Jobs alla bellissima città di Napoli, ma bisogna sottolineare bene l’importanza di registrare il proprio marchio.

Registrare un marchio, infatti, consente di ottenere esclusivi diritti che ne impediscono l’uso improprio e non utilizzato da parte di altre imprese. Non registrandolo, infatti, si rischia di mandare all’aria tutti gli investimenti fatti per sponsorizzare la vendita e la diffusione del proprio brand e ciò permetterebbe ad altri di utilizzare o adottare un marchio simile che potrebbe confondere gli acquirenti: ne deriverebbe un danneggiamento di reputazione ed immagine, in quanto spesso chi sceglie di “rubare” un marchio non registrato o di crearne uno simile, tende a proporre prodotti di qualità inferiore. Un marchio può essere registrato presso l’ufficio italiano marchi e brevetti o, a livello europeo, presso l’ufficio della Comunità europea che si trova ad Alicante, in Spagna.

Articolo precedenteFacebook, da oggi si può bloccare il fondatore del social network
Articolo successivoAGCOM multa TIM e Vodafone: stangata da 10 milioni di Euro per gli sms