Non è la prima volta che si parla di giocare senza avere il limite di un hardware poco performante. Un sogno anche per la startup OnLive. Un progetto partito nel 2010 e che si è concluso 5 anni dopo con un nulla di fatto. Ma con le nuove tecnologie adesso tutto questo potrebbe essere possibile.

I nuovi progetti

Un sogno sempre più presente nella mente di alcuni, come lo dimostra la creazione di diverse altre compagnie che inseguono questo scopo. Per l’amministratore delegato di una di queste aziende, Parsec, il fallimento della OnLive è dovuto al troppo anticipo sui tempi. Un’idea vincente purtroppo, arrivata prima che la tecnologia l’avesse potuto realmente permettere.

In Parsec, a differenza dei predecessori, si possiedono dei server, si hanno nuovi codici per la codifica video e un software in attesa di brevetto che garantisce una latenza minima. Aggiungendo all’equazione la maggior diffusione e potenza della banda di oggi, si potrebbe veramente ottenere un risultato soddisfacente.

L’obiettivo dichiarato dall’azienda è quello di rendere giochi che richiedono un hardware di tutto punto disponibili a chiunque sfruttando un sistema di streaming come Netflix e Spotify.

Questo servizio, in realtà, è già disponibile in versione beta dalla fine dell’anno scorso. Dalla fine della settimana scorsa, finalmente, funziona però su piattaforme quali Windows, Mac, Android, Linux e Raspberry Pi.

Lo scopo generale non è quello di soppiantare i computer da gioco o le console, ma offrire un servizio per i cosiddetti casual gamer. Non nascondono però potenzialità anche per i primi soggetti. Infatti, c’è anche la possibilità di trasmettere dal proprio pc per far giocare gli amici.

Un’idea con un brutta storia fatta di zero successi, ma che a quanto potrebbe vedere la luce.

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