Torna il problema e rischio Tangentopoli, Vodafone è nel mirino delle Autorità per aver pagato tangenti, nell’anno 1999, in Kenya e, più recentemente in Tanzania.

Vodafone ha pagato tangenti

Nella giornata di ieri vi abbiamo raccontato della vicenda di Vodafone e della Tanzania, ma a quanto pare i problemi sono nati ben prima. Nel 1999, in Kenya, il governo locale autorizzò l’azienda ad acquistare il 40% dell’operatore telefonico nazionale, Safaricom, per una cifra di 42 milioni di dollari. La linea di accesso al paese, era stata a dir poco preferenziali.

E’ infatti risaputo che, per l’acquisto della Safaricom, l’azienda in red aveva ricevuto una consulenza da parte di Mobiltea, una società correttamente registrata sull’isola Guernsey. Tramite la suddetta, quindi, Vodafone ha avuto la possibilità di acquistare le azioni ha prezzi scontati.

La storia, tuttavia, non termina qui. Nel 2009 è stato scoperto, in conclusione, che la stessa Mobiltea avrebbe guadagnato ben 51 milioni di dollari dalla vendita di azioni Safaricom. Il collegamento è stato rapido, alle spalle di tutto questo vi è stato il governo Kenyano che, in soldoni, ha ricevuto una tangente da Vodafone per poter entrare direttamente nel campo della telefonia mobile in Kenya.

Il procedimento è molto semplice, il governo chiede alle società di appoggiare determinate realtà locali, con la promessa di poter entrare in commercio nel paese. Peccato che, alla fine, l’associazione avvenga con alleati politici e, in pratica, viene pagata una mazzetta al governo stesso.

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