Tim Cook

Timothy Donald Cook è l’amministratore delegato di una delle più redditizie, famose e socialmente rilevanti aziende “made in USA”: la Apple. In un’intervista rilasciata recentemente all’emittente televisiva statunitense NBC ha affermato che i social network sono tossici per la vita in comune, fornendo un’opinione senz’altro ragguardevole, visto il suo impiego.

Che l’affermazione, infatti, sia pronunciata da uno degli uomini più importanti di un’azienda che si fonda sul mondo della comunicazione e che cerca in ogni modo di rivoluzionarlo, è tutto dire.

Secondo le idee di Cook, i social network, garantendo la libertà di espressione a chiunque sia dotato di un indirizzo E-mail funzionante, si trasformano fin troppo facilmente in luoghi virtuali che fungono da casse di risonanza a fake news e manipolazioni politiche.

Cook rimane generico nelle sue pur aggressive affermazioni, ma risulta chiaro a coloro i quali frequentano più o meno assiduamente il mondo dei social a quali network, in particolare, il CEO si riferisce: Facebook e Twitter su tutti.

Sembra scontato riconoscere quali eventi abbiano spinto Cook ad affrontare la delicata tematica: negli ultimi mesi in tutto il mondo si è sentito parlare di fake news e quasi tutti siamo ormai diventati testimoni dell’escalation di provocazioni del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Occorre ricordare, infatti, le accuse scambiate con Hillary Clinton, ex First Lady degli USA e candidata sconfitta alle elezioni presidenziali di novembre dello scorso anno, e il caso Russiagate – da parte dell’FBI si suppongono delle collisioni tra lo staff dell’allora candidato alla Casa Bianca Trump e il governo russo, durante la campagna elettorale del 2016 –, che sta infiammando le prime pagine delle più importanti testate giornalistiche di tutto il mondo.

 

Il CEO è stato comunque sempre particolarmente attento al tema dell’uso consapevole dei social network, e non manca mai l’occasione per rimarcare la necessità, per le aziende del settore, di elaborare un nuovo approccio, che sia più conscio e responsabile.

Ciò, a suo dire, aiuterebbe in particolare i più giovani a difendersi dalle manipolazioni nascoste dietro ogni angolo del mondo virtuale, riferendosi presumibilmente a diversi contenuti pubblicati su siti e account russi e resi noti dalla stampa, che alluderebbero alla manipolazione del governo di Putin delle elezioni presidenziali americane del 2016.

Cook dunque si fa di nuovo promotore di un uso critico dei social network, affinchè possano aiutare tutti gli utenti a superare la coltre – a volte spessissima – di odio, risentimento e falsità che avviluppa la verità, al fine di giungere al nocciolo della questione e persino confrontare le argomentazione delle varie parti.

A proposito, il dirigente, in un incontro presso l’Osservatorio Giovani-Editori, a Firenze, ha ribadito l’impegno di Apple nel connotare la tecnologia come un’entità neutra nella vita di ciascuno: è infatti il singolo utente a trasformarla in uno strumento positivo, costruttivo, di crescita personale e comunitaria, o in un mezzo negativo, dannoso per sé e per l’intera collettività di Internet.

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