E’ stato, da poco, pubblicato uno studio realizzato da Accenture in collaborazione con Ponemon Institute Report. Nella speciale graduatoria, gli Stati Uniti, risultano il paese più colpito negativamente, ma anche in Italia continua la tendenza negativa riguardo alla sicurezza nel mondo informatico.

Aziende italiane fortemente colpite dagli attacchi degli hacker

 

  • I crimini informatici presentano un conto davvero salato alle imprese italiane, parliamo di 6,73 milioni di dollari, pari a circa 5,7 milioni di euro. Lo studio è stato pubblicato nella giornata di ieri, in occasione del “CyberTech Europe 2017”, evento specificatamente realizzato sulla sicurezza informatica, che si tiene a Roma, rivela come questo meccanismo assai illegale stia costando parecchio caro alle aziende di tutto il mondo. Con una media di 11,7 milioni di dollari di danni, circa 10 milioni di euro, nel 2016 si è registrato un aumento del 23% rispetto al dato rilevato lo scorso anno tra i Paesi presi in esame, per un totale di 2.182 professionisti di It e 254 organizzazioni monitorate.

La nazione che è stata più colpita dagli attacchi dei cyber criminali è stata gli Stati Uniti, con 21,22 milioni di dollari, pari a 18,8 milioni in euro, quasi il doppio della media registrata negli altri paesi. A seguire troviamo un paese dell’Oceania, l’ Australia con 5,41 milioni di dollari. In Italia le cose non vanno, di certo, nel migliore dei modi, anzi, i danni raggiungono i 6 milioni di euro. A conferma di questa tendenza particolarmente negativa, uno studio realizzato dal Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), ha reso noto come il 2016 sia stato l’anno più nero di sempre per il cybercrime nel nostro paese.

Sempre secondo i dati raccolti da questa analisi approfondita, ogni azienda è soggetta a circa 130 violazioni all’anno. E’ importante ricordare che a crescere non sono solo le spese per porre rimedio a queste criticità ma, soprattutto, il tempo necessario per risolverle. Infatti, per rimediare agli attacchi di questi individui pericolosi, a volte, sono necessari anche 50 giorni per risolvere il problema; 23 per i ransomware (si tratta di un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione). Sono proprio questi tipi di attacchi che comportano i costi maggiori per le aziende, ci aggiriamo tra il milione e mezzo ed i due milioni.

Tra le conseguenze principali degli attacchi informatici, troviamo frequenti disturbi delle attività, danni alle apparecchiature, perdite di ricavi e di informazioni. L’ultimo aspetto, per quasi tutte le aziende, rappresenta in assoluto il problema più grave. Da sottolineare, invece, come i costi legati ai disturbi dell’attività siano scesi dal 39% al 33%.

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