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Big G ha modificato l’algoritmo per preservare la privacy degli utenti

Un nuovo report di Bloomberg ha evidenziato che Google ha rimosso dai risultati di ricerca del proprio algoritmo una miriade di dati clinici privati che potevano costituire una minaccia potenziale alla privacy degli utenti. Big G ha deciso di rivedere la sua policy proprio per rispettare ancor di più il diritto alla privatezza degli utenti del Web.

Prima di arrivare alla decisione di cui vi stiamo parlando ora, Google ha attentamente soppesato alcuni fattori. Uno di questi riguarda l’enorme numero di violazioni che sono state perpetrate a danno di tanti utenti. Qualche esempio? Un laboratorio situato in India ha inavvertitamente caricato i dati di oltre 43.000 pazienti. Questi dati comprendevano anche informazioni piuttosto sensibili — nome, cognome, risultati dei test per l’HIV, ecc. — che sono state addirittura indicizzate da Google, e che chiunque avrebbe potuto consultare in un qualsiasi momento.

Un altro caso eclatante è stato registrato nel periodo compreso fra il 2010 e il 2013, quando oltre 30 milioni di pazienti statunitensi hanno subito un qualche tipo di furto dei propri dati sanitari.

Speriamo che la modifica fatta dal colosso di Mountain View all’algoritmo del proprio motore di ricerca contribuisca in modo significativo a rispettare maggiormente la privacy di ogni singolo utente, visto che questo diritto oggi come oggi è stato già calpestato in molteplici occasioni. Vi terremo aggiornati su eventuali novità che Google potrebbe annunciare nelle prossime ore.

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