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Il riconoscimento facciale per la finale di Champions League

La minaccia terroristica è sempre più presente nella vita dei cittadini europei. I fatti di cronaca di questi ultimi mesi – se non anni – parlano chiaro e nessuna città sembra essere al sicuro e sicura. La polizia, per questo motivo, ha deciso di innovare ed innovarsi nella sicurezza della finale di Champions League che si terrà il 3 giugno in Galles.

Così, scrive il portale Engadget, la polizia gallese testerà direttamente in questa occasione il metodo del riconoscimento facciale per analizzare le migliaia di tifosi che saranno presenti durante la finale che si terrà presso il Galles Stadium di Cardiff.

In pratica, i volti di tutti coloro che parteciperanno alla finale di Champions League saranno confrontati con quelli appartenenti ad “elementi” ricercati dalle autorità, tra cui terroristi. Tutti schedati e potenzialmente pericolosi. Questa misura solleva alcune questioni relative alla privacy, ma le autorità assicurano che le identità delle persone innocenti saranno tutelate da pesanti forme di garanzia.

Ma aleggia anche la preoccupazione che tale tecnologia non sia ancora pronta, dato che in altre occasioni ha difettato in alcuni risultati. Ad ogni buon conto, quello del riconoscimento facciale è un metodo cui le autorità si stanno affidando con sempre maggior frequenza e che i tecnici stanno cercando di rendere sempre più sofisticata possibile.

Il biasimo che si può alzare nei confronti della privacy, potrebbero riflettere alcuni, è del tutto relativo se, alla fine, si considera che il riconoscimento facciale viene utilizzato per la sicurezza comune e in occasione di una partita di calcio.

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