caricabatterie
Miti e fatti sui caricabatterie smartphone

Una domanda costante per molte persone riguarda i caricabatteria smartphone e altri dispositivi mobili connessi e il relativo consumo di energia, quando vengono lasciati durante la notte attaccati alla presa anche se hanno la batteria piena. Diversi sono i test condotti per cercare di rispondere alla domanda e vedere di quanto aumenta la bolletta elettrica a fine mese a causa di questo fattore noto come “modalità sleep”.

Grazie ad un misuratore di corrente, di quelli disponibili anche su Amazon, è stato eseguito il test con caricatori di varie marche. Così, iPhone, iPad, MacBook e i relativi caricabatterie, insieme ai dispositivi e tablet Android, portatili Windows, Chromebook, Nintendo 3DS – tra gli altri – sono solo alcuni dei device ad essere stati sottoposti a verifica.

Analizzando uno per uno i dispositivi, il risultato è stato sempre lo stesso: 0,0 watt. A causa della quantità bassa, impercettibile al misuratore di corrente, si è deciso di collegare tutti i dispositivi contemporaneamente e constatarne il risultato. La lettura ha indicato 0,3 watt. Un risultato ovviamente basso, ma abbastanza per ottenere un costo. Moltiplicandolo per 24 ore e 7 giorni alla settimana dà un punteggio di 2.628 kilowatt. Secondo l’operatore cui si fa capo, i costi possono sembrare anche molto alti.

Così, si è constatato che la spesa in caricabatterie smartphone e altri dispositivi mobili moderni è minima perché sono, appunto, intelligenti/smart e in grado di rilevare se il computer è già completamente carico o meno. Tuttavia, i caricabatterie molto più vecchi possono utilizzare una quantità relativamente significativa di energia, se lasciati collegati.

Quindi, va da sè che il miglior consiglio è quello di utilizzare caricabatterie sempre nuovi e conformi alle moderne tecnologie.

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