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Il display si autoripara

Il display di uno smartphone, se si rompe oggi o subisce danni irreparabili ed evidenti, al momento necessita di affidare l’intero device all’assistenza specializzata. In alcuni casi, si abbandona anche il brand stesso, per il timore che questo fabbrichi prodotti troppo poco resistenti. Lo schermo, infatti, è spesso la zona più debole di uno smartphone, di solito la componente che porta a cambiare l’intero dispositivo. Tenendo conto di questo, è probabile che in futuro ciò non sia più un problema.

Molto si sta facendo in questi anni per fabbricare display sempre più resistenti. Tra i vari tentativi, anche quello di un team dell’Università della California, il quale ha creato uno schermo che si autoripara in caso di danneggiamento e questo grazi ad uno speciale materiale.

In uno dei test di prova, gli scienziati hanno rotto il materiale a metà e questo si è riparato nuovamente dopo 24 ore. Questo materiale è anche molto elastico, soprattutto perché può aumentare di almeno 50 volte la sua dimensione originale ed è in grado di condurre elettricità.

I materiali che si riparano possono sembrare lontani dal poter essere applicati in situazioni reali, ma credo che saranno lanciati molto presto sui dispositivi mobili. Nel giro di tre anni, diversi prodotti ad auto-riparazione potranno essere lanciati sul mercato e cambiare la nostra vita quotidiana. Renderanno le prestazioni dei nostri dispositivi mobili decisamente migliori di quanto non siano in grado di fare oggi“, ha spiegato uno dei responsabili delle indagini, Wang Chao.

Uno smartphone con display che si autoripara, dunque, non può che essere certamente una caratteristica all’occhiello dei dispositivi del futuro.

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