tatuaggio smart
Duoskin, il tatuaggio smart per controllare lo smartphone

Un tatuaggio smart è quello su cui, un gruppo di dottorandi dei MIT Lab e ricercatori di Microsoft, sta lavorando. Un nuovo dispositivo indossabile: un tatuaggio temporaneo che può controllare lo smartphone in remoto o condividere dati tramite NFC.

Questa nuovo “indossabile estremo” si chiama Duoskin e sarà presentato il mese prossimo durante un simposio sui wearable. La tecnologia viene descritta sul sito del MIT e la sua realizzazione è semplice ed economica anche se come conduttore viene utilizzata una sfoglia d’oro e altri materiali che rendono il tatuaggio interattivo.

Si può progettare con un qualunque programma di grafica, stampare sul film d’oro e poi applicato sul corpo come un qualsiasi tatuaggio temporaneo. La semplicità di sviluppo è tale da permettere di creare diversi tipi di disegno adatti a qualunque persona, per le donne, ad esempio, possono essere creati dei dettagli che lo abbelliscono e lo rendono anche un vezzo estetico.

tatuaggio smart

Duoskin ha tre tipi di utilizzo: si può usare per trasformare la pelle in un trackpad, può cambiare colore in base alla temperatura oppure estrarre i dati dal tatuaggio. In una foto condivisa dal MIT il tatuaggio comprende anche le luci a LED, creando una sorta di schermo incandescente sulla pelle.

Questa non è la prima volta che si tenta questa strada, già nel 2010 nei Microsoft Research era stato realizzato Skinput in collaborazione con uno studente. La pelle diventa, così, un’estensione dei gadget tecnologici. Quello che, con molta probabilità, pensiamo tutti si sta avvicinando, diventeremo un mix di carne e circuiti. A parte le prospettive apocalittiche del futuro il problema con quello che si può definire il primo prototipo è che era più costoso e complicato in quanto necessitava di una sorta di dispositivo che proiettava un’interfaccia sulla pelle, mentre Duoskin viene semplicemente applicato come un normale tatuaggio temporaneo.

Oltre il tatuaggio smart ci sono diversi studi, alcuni dei Lab X di Google, il cui intento è quello di utilizzare il corpo come tramite per interagire con gli smartphone, ma non solo. Ad esempio, le lenti a contatto smart dotate di display, fotocamera, antenna per connettività wireless, sensori di movimento e per il battito della palpebra. Od, ancora, pillole, ovviamente smart anche queste, per il rilevamento delle malattie. Grazie alle nanotecnologie queste pillole saranno in grado, una volta ingerite, di rilevare malattie come il cancro e di segnare le cellule malate.

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