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La guida definitiva di Pokemon GO

Esclusione di responsabilità: Né Tecnoandroid né l’autore si assumono alcuna responsabilità sulle vostre azioni o sulle conseguenze di modificare il software del telefono, l’installazione di qualsiasi applicazione o barare a Pokémon Go. Niantic potrebbe bloccare l’account e vietare il gioco a chi utilizza questo exploit.

Per utilizzare questo trucco che consente di cercare e catturare tutti i Pokemon restando comodamente seduti sul proprio divano di casa è necessario avere un dispositivo con i permessi di root. Se non ne disponete ci sono molti modi per ottenerli, ricordo che questa operazione oltre ad essere pericolosa fa sì che perdiate la garanzia. Detto questo vediamo come procedere.

Come ingannare Pokemon GO e trovare tutti i Pokemon

1) Installare Xposed Framework

Se il device è già rootato è probabile che sia già presente sul vostro device. Xposed consente di installare il modulo che occorre per falsificare la vostra posizione.

2) Installare il modulo Fakelocation

Una volta installato andare nella sezione download di Xposed cercare Fakelocation dove nella scheda “Versione” installare la versione più recente. Quindi, attivare il modulo nella sezione “Moduli” del programma di installazione Xposed e riavviare il telefono.

3) Configurazione FakeLocation

Una volta riavviato il telefono, si dovrebbe avere un app installata chiamata appunto FakeLocation. Aprirla e toccare l’icona Impostazioni in alto a destra dello schermo. Cliccare su “System Apps” e poi tornare al menù e aggiornare l’elenco delle applicazioni.

Grazie a questa applicazione non è necessario modificare le coordinate GPS in Pokemon GO, mentre lo si dovrà fare sul Google Play Service. Per conoscere la posizione da inserire, cioè quella dove si trova il Pokemon da catturare si può utilizzare un servizio apposito che si chiama Pokevision. È un sito web che indica dove si trovano i mostriciattoli una volta inserita la località desiderata fornendo le coordinate di latitudine e longitudine.

Come evitare soft ban

Utilizzando questo metodo, sarete in grado di attraversare il mondo in cerca di Pokémon senza uscire di casa, ma l’applicazione ha un altro asso nella manica per evitare di abusare dei suoi difetti. Il gioco emetterà i cosiddetti “soft ban” se pensa che il giocatore stia modificando la posizione del GPS. Quando si riceve un soft ban non si è in grado di catturare i Pokémon, battagliare nelle palestre o accedere ai Pokestop. Sarete ancora in grado di accedere, quindi non sei veramente bandito dal servizio, ma non in grado di fare qualcosa di significativo nel gioco.

Per fortuna, è abbastanza facile evitare questi divieti, che durano dai 30 minuti alle 4 ore, con un po’ di buon senso e moderazione:

  • Mantenere la calma: Non cambiare le località troppo spesso, anche sulle lunghe distanze. Piccoli spostamenti da casa al parco vicino vanno più che bene, ben diverso se da casa in Italia si arriva in Australia o in Giappone nel giro di un’ora.
  • Siate pazienti: Gli spostamenti in una nuova posizione che si trova ad una distanza significativa richiedono di attendere un’ora o giù di lì prima di accedere nuovamente a Pokemon GO.
  • Viaggiare con cautela: è una buona idea quella di scegliere un solo nuovo posto al giorno, e muoversi intorno a quella zona per trovare i Pokémon, piuttosto che saltare dalla Sicilia al Trentino solo per trovare Pikachu. Se il viaggio è ancora più lungo, ad esempio da Roma si vuole saltare a Parigi, aspettare alcune ore. Ad esempio si può sfruttare l’inattività durante la notte, giusto per essere sicuri.
  • Tenete a mente che l’intero processo può essere inutile se Niantic trova un modo per correggere la vulnerabilità, ma per ora, è il modo più semplice per ottenere Pokémon rari senza uscire di casa.
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