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Tim Cook rigetta l’idea di Jobs sugli smartphone

Steve Jobs, il fondatore di Apple, aveva una visione molto chiara della sua creatura. Il one-size-fits-all era l’idea del CEO della mela morsicata, un dispositivo dalle dimensioni tali che con un dito si poteva coprire tutto il device. Dalla morte di Jobs alla direzione dell’azienda è subentrato Tim Cook che nel tempo ha rigettato l’idea dell’amico ed ex CEO.

Steve Jobs ha pensato all’iPhone come un solo dispositivo per qualunque persona con il quale fare qualunque cosa. Tim Cook appena prese le redini di Apple ha da subito iniziato un lento, ma inesorabile cambiamento, un allontanamento netto dalle idee del suo predecessore. Le dimensioni dei display sono aumentate per adeguarsi alle esigenze del mercato, una scelta che non sappiamo se avrebbe preso anche Jobs. Possiamo dire che probabilmente non l’avrebbe digerita facilmente.

Fondamentalmente l’iPhone ha il design di sempre, con il design dell’anno precedente e la modifica dei prezzi in base al diverso hardware. L’unico modello differente è stato l’iPhone 5C – in pratica un iPhone 5, modello dell’anno precedente, con una cover in policarbonato, piuttosto che nel classico alluminio. Non è stato un successo e nemmeno un flop, ma non ha raccolto il plauso della critica.

Tim Cook ha rivoluzionato la line-up dell’iPhone. Il precedente one-size-fits-all di Jobs è una formula lontana nel tempo (quello tecnologico, si intende) e completamente rigettata dal CEO di Apple. L’iPhone sarà disponibili in molteplici linee di prodotto, esattamente come la concorrenza fa da anni. Nel mese di settembre prossimo è certo che arriveranno due nuovi modelli, l’iPhone 7 e il phablet iPhone 7 Plus (con più RAM, storage e una migliore fotocamera, sembra) e l’iPhone SE. Non solo, pare che quest’anno possa esserci una terza linea con l’iPhone 7 Pro che, i rumors indicavano fosse il 7 Plus, potrebbe essere caratterizzato da una fotocamera a doppia lente.

L’iPhone SE ha ripreso il concetto di modello a costo inferiore del 5C, ma Apple lo ha venduto come qualcosa di nuovo e fuori dagli schemi. Non lo si considera una versione economica di iPhone 6, il prezzo certamente contribuisce. Tim Cook ha deciso di adattarsi al mercato, l’azienda che ha avuto la capacità di generare un nuovo mercato, quello degli smartphone, deve piegarsi alle sue regole pur mantenendo la propria idea da infondere agli acquirenti: l’iPhone è un dispositivo esclusivo e privo di difetti.

Tim Cook ha il merito di essere riuscito a ribaltare completamente l’idea di Jobs senza che i fan della mela se ne rendessero nemmeno conto. Il cambiamento è stato lento, tranquillo, ma senza scampo. Se abbia snaturato o meno l’identità dell’azienda creata da Steve Jobs sta a voi deciderlo.

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