Amazon Prime Day
Atteso per domani l’Amazon Prime Day

Amazon bissa il suo Prime Day e, probabilmente, il grande successo dello scorso anno. L’appuntamento è atteso per l’intero arco della giornata di domani, 12 luglio. Nel corso della giornata, tutti gli utenti iscritti al programma Prime possono godere di oltre 100 mila offerte.

Il gigante dell’e-commerce ha lanciato per la prima volta l’iniziativa nel 2015 per celebrare il suo ventesimo anniversario e promuovere il suo programma Amazon Prime. Secondo Amazon, quel giorno è stato un successo crescente di ordini, tanto da registrare il 18% in più di richieste rispetto al Black Friday dopo il Ringraziamento. “Dopo le vendite record dello scorso anno, abbiamo notevolmente aumentato l’inventario di molte offerte“, ha dichiarato Greg Greeley, vice presidente di Amazon Prime. “In effetti, negli Stati Uniti, diverse unità di televisori – quasi il doppio rispetto al Black Friday e al Cyber Monday – sono stati venduti nel corso della giornata”.

Resta da vedere se l’evento Amazon sarà un successo anche quest’anno. L’anno scorso, ci sono stati molti commenti negativi per quanto riguarda alcune offerte definite “insignificanti”. Altri consumatori, invece, hanno lamentato di come le offerte siano andate a ruba molto velocemente. Tuttavia, Amazon rende noto di aver aumentato la fornitura dei prodotti in sconto. Le offerte partiranno dalle 03:00 della notte e ogni pochi minuti verranno introdotte nuove offerte.

Prime è un servizio molto importante per Amazon. I membri del programma, infatti, pagano una quota fissa annua. Per attirare nuovi abbonati, la società ha aumentato i benefici nelle consegne con Prime aggiungendo un servizio che permette la consegna in un’ora in alcune città, oltre a più contenuti video e la musica disponibile in streaming. E, persino, un altoparlante intelligente chiamato Echo che viene sincronizzato con il servizio relativo alla musica.

Domani, dunque, formidabili sconti sono attesi su prodotti in più di 20 categorie per i clienti di vari Paesi. Oltre all’Italia, infatti, anche gli Stati Uniti, Spagna, Giappone, Regno Unito, Germania, Francia, Canada, Belgio e Austria.

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