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Usando la penna si attivano aree del cervello più profonde

Scrivere con la penna stimola di più il cervello rispetto all’uso della tastiera. E’ quanto emerso da un recente studio neuroscientifico realizzato su richiesta di Microsoft, condotto da Audrey van der Meer e Ruud van der Weel, ricercatori della Norwegian University of Science and Technology (NTNU) di Trondheim.

Secondo i due famosi ricercatori, chi è solito scrivere a mano può beneficiare di una più ampia elaborazione e selezione delle informazioni rispetto alla digitazione da tastiera e questo vale anche se si usa la penna per scrivere su un tablet.

Lo studio ha visto impegnati un gruppo di 20 studenti per due mesi e prevedeva di portare a termine tre diversi compiti, ovvero digitazione, scrittura e disegno, utilizzando dei Microsoft Surface Pro 4 e indossando in contemporanea oltre 250 sensori per il rilevamento dei segnali cerebrali avanzati. Questa ricerca è stata un’ulteriore conferma di dati su questo tema già emersi da precedenti studi indipendenti.

I risultati hanno dimostrato, quindi, che usando la penna si attivano aree del cervello più profonde con effetti molto positivi sull’acquisizione di nozioni. Questo fa emergere l’importanza dell’uso della penna e di conseguenza della scrittura nel processo di apprendimento, soprattutto in un’epoca dove la maggior parte degli studenti utilizzano solamente il portatile con la tastiera per prendere appunti.

“Le implicazioni di questo studio sono fondamentali per gli educatori e per chi lavora nel campo dell’istruzione”, ha dichiarato Alexa Joyes, Direttore di Policy, Teaching & Learning, Worldwide Education Microsoft. “Ci sarà perdonato l’errore commesso qualche anno fa, quando si pensava che l’umile penna potesse scomparire dal nostro mondo ossessionato dalla tastiera: in realtà, è evidente che si tratta di uno strumento tuttora indispensabile, così come lo è stato per molte generazioni prima di noi. Forse non dovrebbe sorprendere che l’acquisizione e l’interiorizzazione delle nozioni possano migliorare grazie a un gesto naturale, ossia prendere appunti a mano”, ha concluso il Direttore di Policy, Teaching & Learning, Worldwide Education Microsoft.

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