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Siete anche voi tra i 300 milioni di utenti senza aggiornamenti?

La varietà è uno dei maggiori punti di forza del sistema operativo Android. Sono davvero tanti i produttori di altrettante grandi aziende, con centinaia di modelli presenti sul mercato, prezzi per tutte le tasche e funzionalità per tutti. Tuttavia, la stessa abbondanza di offerta è quella che rende attraente il robot verde e, allo stesso tempo, uno dei principali svantaggi rispetto a iOS.

Quindi, le società coinvolte nella catena di aggiornamenti Google possono richiedere mesi prima di poter raggiungere tutti gli utenti. La frammentazione di Android, dunque, rende le cose un po’ più facili per gli hacker: le falle di sicurezza tardano ad essere ripristinate perché le patch devono passare attraverso diverse mani prima di raggiungere lo smartphone dell’utente.

Ancora una volta, la relazione annuale sullo stato della sicurezza del sistema operativo che Google ha pubblicato conferma una conclusione allarmante: l’azienda riconosce che gli aggiornamenti mensili non raggiungono “molti” terminali , vale a dire che il 29,2% dei dispositivi che non li ricevono, sono dotati delle versioni più “moderne” del software, da Kit Kat 4.4.4 in poi.

Se, come dice l’azienda, più di 1 miliardo di dispositivi con il robottino verde incorporato, sono quasi 300 milioni quelli ad essere vulnerabili e ad attendere le patch in arrivo.

Questa realtà offusca gli sforzi di Google di rafforzare la sicurezza dei propri device. L’azienda di Mountain View sostiene di aver analizzato 400 milioni di dispositivi al giorno per scongiurare le minacce attraverso Google Mobile Services. Nel frattempo, il programma di verifica delle app è stato in grado di mantenere la stragrande maggioranza dei terminali in uno stato di sicurezza e di mantenere a distanza alcune minacce. Solo lo 0,15% della domanda di queste ultime, infatti, erano e potenzialmente dannose tra quelle installate l’anno scorso.

In aggiunta, Google ha fatto un ottimo lavoro con i miglioramenti di sicurezza nell’ultima versione del suo sistema operativo, Marshmallow 6.0. Che include, tra le altre, la crittografia del disco, un avanzato sistema di permessi per le applicazioni, il supporto scanner per impronte digitali e altri importanti aggiornamenti di cui, tuttavia, alcuni utenti ancora non stanno godendo.

Google promette di intraprendere qualsiasi sforzo per garantire che i produttori si diano da fare nell’apportare i dovuti aggiornamenti sui loro terminali. Ma, mentre l’ecosistema rimane vulnerabile, il robot verde rimane ancora imbattibile per la sua più importante qualità, la varietà. E questo è purtroppo un vantaggio/svantaggio rispetto a iOS.

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